Elezioni, Conte: Meloni per multa a chi rifiuta primo lavoro
“Attenzione, ragazze e ragazzi. Quando finite le superiori o l’Università un attimo dopo, in base alle proposte di cui discutono altre forze politiche, potreste trovarvi puntato addosso l’occhio dello Stato, con un sistema informatico di controllo. Se non accetterete la prima offerta di lavoro che vi capita perderete ogni sostegno e vi beccherete anche una multa. È scritto nero su bianco in un documento presentato ad aprile nella conferenza programmatica della Meloni, ‘appunti per un programma conservatore'”. Lo afferma il leader del M5s Giuseppe Conte, in un post su Facebook. “La Meloni sa che molti giovani una multa nemmeno la possono pagare perché gli vengono proposti contratti anche di un giorno e da 2 o 3 euro l’ora? Chiusa da decenni nei Palazzi, con un impiego assicurato e ben retribuito, l’ex Ministra per la Gioventù Meloni poco sa dei giovani che vivono in equilibrio sul filo della precarietà – aggiunge l’ex premier -. I giovani che hanno vissuto la crisi economica del 2008, la pandemia e la guerra hanno bisogno di uno Stato che gli tenda una mano, non che li punisca. Quella generazione ha bisogno di essere risarcita di un futuro scippato”.
Elezioni, Calenda: facciamo di tutto per tenere Draghi a Chigi
“Io penso che dobbiamo fare di tutto per cercare di tenere Draghi a Palazzo Chigi. Io vengo dalle aziende, è come se la Ferrari avesse detto a Schumacher, ‘spostati perché dobbiamo fare guidare Meloni’. È una cosa folle, Draghi è la persona più capace di guidare l’italia, poi se lui non vuole ci candideremo io e Bonino”. Lo ha detto il leader di Azione, Carlo Calenda, al Tg1.
Elezioni, Renzi: ‘Uno vale uno’ è stato errore della politica
“Noi abbiamo consegnato non solo la classe dirigente ma anche l’elettorato a una visione superficiale se non populista della politica”. Lo dice in diretta a Zapping su Radio1 Matteo Renzi, leader di Italia Viva. “Volete quelli che vi fanno gli slogan semplici – aggiunge Renzi -, che vi dicono che hanno abolito la povertà e i banchi a rotelle e tutte le belle mascherine cinesi e i ventilatori malfunzionanti? Votate i grillini. Volete quelli che vi raccontano tutte le volte che la sicurezza si risolve con i decreti immigrazione e che sono da decenni sono sempre loro al Governo? Ricordo tra l’altro che la Meloni ha giurato come ministro nel 2008. Votate la destra. Se invece – dice ancora l’ex premier – avete in mente che la politica sia una cosa un po’ più complessa di un tweet, ed è il motivo per cui abbiamo mandato a casa Conte e abbiamo voluto Draghi, bene forse è il tempo delle serie e competenti e non di quelli che si limitano a fare gli spot e gli slogan .Uno vale uno è stato un errore della politica”, conclude Renzi.
Centrodestra, Salvini: chi ha un voto in più indicherà il premier
“Lasciamo a sinistra litigi e divisioni: per quanto ci riguarda, siamo pronti a ragionare con gli alleati sul programma di governo partendo da tasse, lavoro, immigrazione e ambiente. Chi avrà un voto in più, avrà l’onore e l’onere di indicare il premier”. Lo dice il leader della Lega Matteo Salvini.
Letta riunisce il Pd: martedì alle 9 la Direzione nazionale del Partito
Enrico Letta riunisce domani mattina, alle 9, la Direzione nazionale del Partito democratico, aperta per l’occasione ai gruppi parlamentari. All’ordine del giorno c’è l’analisi della situazione politica, le elezioni e il regolamento per le candidature. Nella sua relazione, il segretario indicherà i confini e le caratteristiche di quella alleanza che avrà come riferimento la lista Democratici e progressisti annunciata dallo stesso Letta nei giorni scorsi. “Per noi inizia una nuova fase. Anzitutto quella del Pd che definisce con nettezza e con forza il proprio profilo identitario e poi una disponibilità al dialogo con tutti coloro che la scorsa settimana hanno votato la fiducia a Draghi”, ha spiegato il deputato dem Enrico Borghi, della segreteria nazionale. E a proposito di alleati, a dominare la scena è soprattuto Carlo Calenda, che oggi ha presentato il suo Patto repubblicano con Emma Bonino. “Letta è una persona seria e siamo disponibili a discutere con tutti sulle cose da fare”, ha spiegato il leader di Azione che ha messo però alcuni paletti: “Di Maio? Non so di chi si stia parlando”. Anche sulla premiership, da parte di Calenda non è arrivata alcuna apertura al Pd: “Se vinciamo, indichiamo Draghi premier”.