E’ la richiesta che – attraverso una mail inviata alla nostra redazione – rivolge all’Asl un salernitano che ha un familiare over allettato. “Non esiste – continua – una procedura domiciliare di monitoraggio, il servizio 118 è un servizio di emergenza, i medici di famiglia anche comprensibilmente non si recano dai malati e nel mio caso non forniscono nemmeno una terapia ma la vigile attesa, che per quanto possibile attraverso la presenza della persona convivente non permette nemmeno di alleviare le sofferenze di questi nostri anziani già provati.
A gennaio mi è capitato con mia nonna di 94 anni ora incubo si ripete con l’altra nonna per di più affetta da severa demenza senile…la soluzione quale sarebbe secondo loro? Attendere l’inevitabile, soltanto perché soggetti che non sono facilmente curabili?? Perdonate lo sfogo ma vorrei una risposta da chi di dovere dover già subito inerme all’ineluttabile“.