“Il Cilento – ha spiegato Roberto Esposito – è una terra di grandi limiti e grandi opportunità. Quello che possiamo e che voglio fare è sfruttare le seconde per superare i primi. L’assenza di infrastrutture tecnologiche e lo scarso accesso a percorsi formativi di alto livello impediscono alle aziende investimenti direttamente nell’apertura di sedi locali”.
“Ma l’evoluzione dello smart working e la determinazione di persone come Luca Cresciullo, partito a formarsi e fare impresa a Vancouver, in Canada, per poi tornare a vivere a Vallo della Lucania, permette agli imprenditori che scelgono di avere un occhio di riguardo per la propria terra di restituire parte della propria esperienza, creando nuove opportunità di sviluppo, crescita e attrazione di talenti. Per questo, dopo aver scoperto – grazie a un altro cilentano, Antonio De Luca, da sempre impegnato per il territorio – quello che Cyberspline stava realizzando, non ho avuto dubbi: tra tutte le competenze che posso trovare nel mondo, preferisco quelle che vengono dal Cilento”.
Alterside e Cyberspline collaboreranno per sviluppare gli ambienti virtuali e i servizi in realtà aumentata dei brand italiani e internazionali per la loro presenza nel metaverso. In particolare, Alterside porterà la propria esperienza nel costruire la strategia e il percorso di posizionamento delle aziende e delle istituzioni nel metaverso, mentre l’impresa guidata da Luca Cresciullo e Katya Nosova si occuperà dello sviluppo della tecnologia con il suo team di esperti di game design e virtual reality.
“Non c’è solo lo smart working ad aiutarci in questa partnership – ha aggiunto Roberto Esposito -, ma lo stesso metaverso. La sua prerogativa principale è quella di abbattere le distanze. Così, un team di base a Milano e uno a Vallo della Lucania, con l’aggiunta di esperti che vivono in diverse città del mondo, possono lavorare e crescere insieme. Sono molto orgoglioso di questa occasione e spero ci possano essere sempre più opportunità simili per giovani e professionisti per restare o tornare a vivere nella propria terra d’origine”.
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