Davanti al gip di Macerata Claudio Bonifazi, nell’udienza di convalida che si è tenuta nel carcere anconetano di Montacuto, Ferlazzo, assistito dall’avvocato Roberta Bizzarri – come riporta il sito web ansa.it – ha “collaborato, ha chiesto scusa e ha chiarito che non c’è stata alcuna motivazione di tipo razziale“.
Saranno effettuati nelle prossime ore approfondimenti sulla situazione sanitaria legata allo stato di salute mentale dell’omicida. Allo stesso tempo verrà valutata la posizione dell’amministratore di sostegno di Ferlazzo, ovvero la madre, e sul perché si trovasse a così tanta distanza dal giovane, sempre tenendo presente quali fossero gli effettivi compiti del suo ruolo. Il profilo dell’aggravante razziale è escluso. Lo ha riferito Claudio Rastrelli, sostituto procuratore di Macerata, che indaga sulla vicenda.
Uno che non ha motivazioni per uccidere è solo mezzo di merxa o non sta bene con la testa… e se non sta bene con la testa il pezzo di merxa è chi doveva vigilarlo e non lo ha fatto! Cmq se lo buttano al cesso andrebbe bene in un caso o nell’altro perché tanto è solo una piattola della società…