Dopo il Santo Rosario delle ore 18, alle 19 ci sarà la celebrazione presieduta dal parroco dell’Unità Pastorale Centro Storico di Salerno, don Felice Moliterno. A seguire, alle ore 21.00, in piazza Sant’Agostino, ci sarà il concerto di Alfina Scorza. La cantautrice, pluripremiata per la canzone d’autore (Premio Lauzi, Premio Bindi, Premio Andrea Parodi, Premio Bianca D’Aponte), si esibirà con Pasquale Curcio alla chitarra elettrica ed acustica (arrangiatore e produttore della cantautrice), Paolo Pelella al basso elettrico e Ivan Cantarella alla batteria e percussioni.
Domenica 7 agosto, dopo i due anni di stop imposti dalla pandemia, ritorna la storica processione della “Madonna che viene dal mare”. Al mattino le messe (ore 8, ore 9 e ore 10, ore 12 l’Angelus Domini) e nel pomeriggio il corteo, con la partenza della processione per mare alle ore 17 e approdo, al ritorno, alle ore 19.30 circa. Alle ore 20, all’aperto in piazza Sant’Agostino, ci sarà la Santa Messa presieduta dall’arcivescovo di Salerno-Campagna-Acerno, mons. Andrea Bellandi.
“Nel desiderio di riprendere e ravvivare le antiche tradizioni popolari cittadine – spiega don Felice Moliterno, parroco dell’unità pastorale – si rinnova, nello spirito di una religiosità spontanea, la Festa della Madonna che viene dal mare, che nella processione per mare non si limita a rievocare l’approdo della sacra icona sulle nostre spiagge, ma è occasione per riflettere sulla presenza di Maria nella nostra storia e nella vita della Chiesa”. Secondo la tradizione popolare, nel 1453 sulla spiaggia antistante il convento degli eremitani di Sant’Agostino fu rinvenuta la tavola raffigurante la Madonna con Bambini ed Angeli, popolarmente denominata “La Madonna che viene dal mare”.
L’episodio del ritrovamento suscitò immediatamente una grande devozione popolare alimentata anche da numerosi e diffusi miracoli attribuiti al culto dell’Immagine. A sostenere l’Unità Pastorale Centro Storico nel realizzare gli appuntamenti in calendario per l’evento giubilare: la Regione Campania, la Scabec, la Provincia di Salerno ed il Comune di Salerno
Che strunzat
Ecco il salernitano, ancorato alle tradizioni ovvero fare le stesse cose senza senso ogni anno per generazioni. Che poi, 2022, ancora chiesa e santi. Studiate un po sui libri invece di credere ancora alle favole.