Ecco le prime parole del DS granata
“Fino a questo momento è stato fatto un buon lavoro da parte del club, partivamo da una situazione che imponeva di rivedere la rosa in larga scala. Non si possono trascurare gli otto acquisti che sono stati fatti, sette a titolo definitivo. Sono stati investiti, tra costi di cartellino e di commissione, più di 20 milioni di euro e abbiamo preso calciatori giovani, di prospettiva e di sicura affidabilità per il presente. Lovato, Pirola, Bonazzoli, Bradaric, Sambia, Botheim, Valencia e Kastanos sono elementi di spessore, è un lavoro che vale tantissimo ma che non abbiamo ancora completato”.
SUI “RITARDI” NEL COMPLETARE LA ROSA
“Il ritardo non mi preoccupa, la Salernitana ha un obiettivo ed è quello di consolidare la squadra all’interno del campionato di serie A. Negli anni vorremmo diventare un modello da seguire, tipo quello dell’Atalanta o del Villareal. Questo passaggio non si può fare nell’arco di una estate, siamo alla fase iniziale del nostro progetto. E’ ovvio che arriveranno altri tasselli, ma non bisogna affatto sottovalutare quanto fatto fino ad ora. Sono stato chiarissimo con voi, con i tifosi e ho condiviso la mia idea con proprietà e staff tecnico. Non si può barattare la fugace e immediata felicità con l’obiettivo di questa società”.
“GIUDICATE ALLA FINE DELLA STAGIONE”
“Noi vogliamo essere giudicati per i risultati che faremo alla fine della stagione. Fino alla chiusura del mercato estivo giocheremo 4 gare di campionato, dal due settembre altre 11. A gennaio avremo ancora possibilità di intervenire. Se aspettare adesso l’opportunità giusta per essere più competitivi è una esigenza, noi siamo pronti a muoverci in questa direzione. E’ questo il messaggio che deve passare. Non sono insensibile a quello che scrivono i giornalisti e a ciò che i tifosi percepiscono, ma tocca anche alla stampa trasferire il messaggio giusto. E’ proprio quando siamo meno competitivi che il tifoso deve dare manforte”.
LA SQUADRA AD OGGI ‘NON COMPETITIVA’: «CI SONO CALCIATORI INDISPONIBILI»
“La settimana scorsa c’è stata anche la conferenza del mister, ha parlato di mancanza di competitività. Direi che però ciò è condizionato dall’indisponibilità di otto calciatori che faranno parte della rosa, questo incide e non poco. Ora non siamo al completo, ma è una situazione momentanea. Credo profondamente che la proprietà, il gruppo di lavoro della direzione sportiva e lo staff tecnico meritino l’appoggio dell’ambiente. Noi puntiamo a profili medio-alti che hanno bisogno di tempo per convincersi. Io aspetto, non sono pervaso dall’ansia. Ad ora siamo già più forti dell’anno scorso”.
LA STRATEGIA DEL CLUB SUL MERCATO ED I NOMI TOP PLAYER
“Se si parla di Cavani e Mertens e poi arriva un giocatore ‘normale’ è evidente la gente sia delusa. Mi è capitato di andare a cena in città e di incontrare tifosi di giovane età, mi chiedono di questi top player e capisco il loro stato d’animo. Mi sono confrontato su questo aspetto con il Presidente e con l’Amministratore Delegato. E’ normale che qualche errore lo abbiamo commesso, ma è stato fatto assolutamente in buona fede”.
“Come ho detto nella prima conferenza stampa, dal mio punto di vista non posso e non devo contaminare l’entusiasmo del nostro Presidente e la sua disponibilità economica che gli consentirebbe di fare un certo tipo di investimento. Ma io gli trasferisco quanto arriva dal mercato”.
“Cavani è un mio amico, sto nel calcio da 35 anni e vorrei che capiste chi avete da quest’altra parte. So cosa mangia, come ragiona, come si allena. Il mio messaggio è volto al pragmatismo e alla serietà, poi è ovvio che il calcio sia bello anche per sognare senza mai perdere di vista concretezza e realismo”.
“Lo so che c’è questa idea che la Salernitana debba fare il ‘colpo’, ma non vorrei che poi prendiamo un giovane forte e poi i tifosi e l’ambiente storcono il naso. E’ questo il mio cruccio. Penso di essere abbastanza loquace per dettagliare il mio punto di vista, ho capito che dovrà parlare più spesso per trasmettere correttamente le idee della società”.
“Io il presidente lo ringrazierò non una ma mille volte. Mi ha dato fiducia, mi sono seduto a tavola a testa altissima con club di Premier League e questo ha un valore. Se prendiamo sette calciatori a titolo definitivo significa che la proprietà merita sostegno. Stiamo capendo tutti quanti, perché siamo giovani, che ci sono delle difficoltà e non bisogna far veicolare certi messaggi. Sarà una mia preoccupazione far crescere il club anche sotto questo aspetto”.
COPPA ITALIA E PRIMA DI CAMPIONATO CON UNA FORMAZIONE RIMANEGGIATA
“Radovanovic, Bradaric, Gyomber, Lovato, Mazzocchi, Boultam, Sambia e Jaroszynski sono infortunati. E’ questo il motivo principale per cui avremo delle difficoltà contro Parma e Roma. Bisogna contestualizzare tutto in modo razionale, se non avessimo l’infermeria piena non saremmo così in difficoltà. Questo è un dato di fatto. Dico, però, che è stato un errore annunciare arrivi imminenti”.
“Non dovevamo agire così. Io preferisco che arrivino i migliori calciatori possibili fosse anche nelle ultime giornate di mercato. Ovvio, partire bene è importante. Roma a parte, il calendario propone subito degli scontri diretti e ne sono consapevoli ma farsi soffocare dall’ansia sarebbe un errore. E’ troppo più importante guardare a lungo termine. Prenderemo calciatori forti, li metteremo al posto giusto al prezzo giusto”.
SUI NOMI CHE CIRCOLANO E LE TRATTATIVE IN CORSO
“Tre giorni fa ho deciso di fare la conferenza, ma avevo necessità di sistemarmi i capelli. Sono andato dal barbiere, il giorno dopo ho visto la mia fotografia su tutti i social. Evidentemente ho fatto un errore, a questo punto dovrò farli di nascosto a Roma. Perchè vi racconto questo? Ho parlato tanto con il presidente, con l’amministratore delegato e con la responsabile dell’area comunicazione”.
“Con tutti voi della stampa, per quanto mi è possibile, cerco di essere a disposizione e mostro massima collaborazione. Però non mi aspettavo di ritrovare costantemente sui giornali i nomi dei nostri obiettivi. In alcuni casi non ho avuto nemmeno il tempo di discuterne con l’allenatore che ho letto la notizia su qualche organo di informazione. Per essere competitivi sul mercato c’è bisogno anche di una collaborazione con i giornalisti”.
“Un calciatore non rifiuta se ne parlate sui siti, è evidente, ma le difficoltà aumentano e dovremo agire in modo differente per il bene della società. Se viene fuori il nome il prezzo si alza e aumenta la concorrenza, in quel caso la Salernitana risulta un po’ meno competitiva delle altre. Era una costatazione doverosa. Non sono i giornalisti i destinatari, ma tutto ciò che gira attorno a noi. E’ nell’interesse del club. Poi c’è qualcuno che ha detto che ero a pranzo con Cavani…lasciamo perdere”.
ALTRI 4 ACQUISTI PER LA SALERNITANA
“Puntiamo a prendere almeno due centrocampisti, un difensore ed un attaccante. Poi ci regoleremo in base alle uscite. Sui 4 acquisti stiamo aspettando e ci stiamo prendendo del tempo. Riscontriamo che alcuni giocatori che ci hanno detto no ieri…domani potrebbero dirci di sì. Il mercato è in continua evoluzione e noi abbiamo sempre una alternativa pronta qualora non arrivassimo al nostro obiettivo”.
“Vi faccio un esempio. La trattativa Maupay, che voi avete relazionato molto bene, in un primo momento non si è chiusa. Poi la società inglese ci ha contattato per dire che era disponibile a riaprire il discorso ma intanto abbiamo preso Bonazzoli. Ad ogni modo noi chiuderemo il mercato con 12-13 acquisti, al netto di un mercato in uscita che può cambiare gli scenari”.
CASO MAZZOCCHI: “DOMANI NON GIOCHERA'”
“La mia volontà è quella di trattenerlo, lo dissi già nella prima conferenza stampa. La società ha riconosciuto il suo valore e gli ha proposto un adeguamento del contratto pur avendogli garantito un triennale importante pochi mesi fa. Ci tengo a precisare che Sambia, che ricopre lo stesso ruolo, ha giocato l’ultima partita il 21 maggio ma ha saltato parte del ritiro per un virus gastrointestinale. Ciò detto, ribadisco un concetto: la Salernitana deve costruire la rosa più competitiva possibile con doppioni forti in tutti i ruoli”.
“Non si può pensare che a Salerno un calciatore debba avere il posto garantito, è un nostro dovere mettere a disposizione dell’allenatore un alter ego in ogni reparto. Altrimenti facciamo la serie A con undici giocatori. Il presidente di investire, io lavorerò sul mercato e poi le scelte spettano allo staff tecnico. E’ un discorso generale. Non esistono titolari per grazia ricevuta, bisogna sudare allenamento dopo allenamento accettando la concorrenza. La Salernitana, l’anno scorso, si è salvata con 31 punti”.
“Sono super riconoscente a chi c’è stato fino a giugno, ci mancherebbe, se oggi lavoro in serie A è merito di chi c’era prima. Ma sapete perfettamente come ci siamo salvati. Migliorarci è un obbligo. Vi prometto che a fine mercato non darò alibi a nessuno, a partire dal sottoscritto. La proprietà è seria, è forte, ha risorse ed entusiasmo. E tutti abbiamo il dovere di dire “Forza Salernitana, Macte Animo!”, siamo a servizio di un presidente di alto livello”.
“Mazzocchi è arrivato a gennaio, ha firmato tre anni e mezzo di contratto, ha fatto un ottimo girone di ritorno, ci sono pervenute delle richieste e noi abbiamo adeguato il contratto. Noi non vogliamo mandarlo via. Al momento non ha accettato. Ad ora vi assicuro che non ci sono acquirenti. Ha un risentimento muscolare e domani non gioca. Io li difenderò sempre con il coltello tra i denti”.
LE VOCI SULLE ‘PROMESSE’ AL CALCIATORE DA PARTE DELL’EX DIRETTORE
“Non parlerò mai di ciò che esulta dalla mia sfera di competenza. Io ho parlato con Walter Sabatini, non tocca a me parlare di un dirigente di questo livello. Io ci sto mettendo l’anima per questo club, per crescere, per dare una mano. Su Mazzocchi sono stato chiarissimo: vogliamo tenerlo e c’è una offerta. Domani non giocherà per un problema muscolare. Ha avuto un risentimento agli adduttori e si è fermato”.
LE PAROLE DI NICOLA E LA RICHIESTA DI RINFORZI ‘PRESTO’
“Nicola sappia che io prendo atto di tutto e che conosco perfettamente le sue esigenze. C’è piena consapevolezza di ciò che serve e di cosa rischiamo nelle primissime giornate. E non è mica detto che andrà male per forza, magari tireremo fuori una forza che non pensiamo nemmeno di avere. Lui deve stare tranquillo. Sa quello che abbiamo fatto e sa cosa faremo nei prossimi giorni. Non mi faccio prendere dall’ansia. Ogni tanto succede che, per carattere e per il ruolo che ricopriamo, si possa esprimere un determinato concetto. Andatevi a leggere la mia tesi al corso di direttore sportivo, si chiama “Moriremo insieme” ed è riferita alla necessità di collaborare al massimo con lo staff tecnico”.
IL RAPPORTO CON NICOLA E LA PRESSIONI DELLA PIAZZA DI SALERNO
“Con il Mister ci parlo tutti i giorni. Il mio messaggio è questo: un direttore sportivo responsabile capisce con che tipo di giocatori affronterà la partita di domani, così come quella con la Roma e forse con l’Udinese, e so quale livello massimo possiamo raggiungere. Siamo completamente allineati, ve lo posso assicurare. Ritengo, però, che chi abbiamo a disposizione ci possa permettere di fare bella figura con il Parma. Domani scenderemo in campo e siamo nelle condizioni di fare una prestazione di spessore. Io ci metterò sempre la faccia, da persona seria e coerente”.
“Spesso mi hanno detto che Salerno è una piazza difficile, mi chiedo: “Che vuol dire?”. Io sono stato al Napoli, alla Roma, al Galatasaray. La gente vedrà una squadra che si aggrapperà al risultato con le unghie e con i denti, il sol pensiero mi emoziona. Ma lo sapete cosa vuol dire giocare all’Arechi? La mia vita sportiva e calcistica è cambiata in positivo proprio in questi ambienti…difficili. Perchè sono i più belli. Sentire la pressione di Salerno è fantastica, trasformiamola in energia positiva. Non dobbiamo aver paura di nulla”.
LA TRATTATIVA CON PIANTEK E GLI SLOT EXTRACOMUNITARI
“No è sfumata, potrebbe essere un nome ancora appetibile per la Salernitana”. Noi siamo chiari con tutti e i diretti interessati sanno che andranno via. Qualcuno scenderà in campo anche domani e non è detto non ci diano spunti di riflessione per una eventuale riconferma. Si stanno comportando benissimo, sono professionisti di un certo livello che potrebbero restare in rosa. Un paio, ovviamente, non di più”.
“Fare uscire i calciatori e farli uscire alle nostre condizioni è un valore assoluto per il club, ma Iervolino ha garantito l’impegno per coprire eventualmente qualche costo. Vi dò un’anticipazione: la regola sugli extracomunitari sta cambiando. Ad oggi potremmo far entrare un extracomunitario soltanto in prestito, in virtù della partenza di Mikael. Ma a breve la formula del trasferimento sarà indifferente. E questo potrebbe cambiare la nostra strategia e riaprire qualche vecchio discorso”.
SUGLI ALTRI NOMI CIRCOLATI IN MEDIANA: DJURICIC E YAZICI
“La base di quest’anno sarà il 3-5-2, il giocatore che arriverà sostanzialmente saprà fare le due fasi e darà spinta offensiva al centrocampo. Djuricic e Yazici sono numeri 10, non mezzali. Sono riflessioni che stiamo facendo con il mister. Al momento Nicola non mi ha parlato di una difesa a quattro, non avrebbe problemi perché è preparatissimo e non è un integralista. Fossero arrivati, avremmo potuto fare il 3-4-1-2 come accaduto l’anno scorso con Verdi”.