In quanto a fiducia, seguono Matteo Salvini, Enrico Letta, Luigi Di Maio, Carlo Calenda e Matteo Renzi
In generale, la fiducia nella politica è poca: solo il 14% degli intervistati dice di averne molta o abbastanza
Il 58% continua a giudicare l’operato del governo Draghi come molto positivo o abbastanza positivo
L’operato della politica italiana in generale suscita rabbia nel 57% degli intervistati, indifferenza nel 28%
Per il 53% in Italia la situazione politica, economica e sociale è peggiore rispetto ad altri grandi Stati europei
Una situazione che secondo il 42% degli intervistati è destinata a non cambiare, per il 31% a peggiorare. Solo il 14% pensa che migliorerà
Per quanto riguarda l’astensione, per il 52% il motivo che spinge a non andare a votare è il fatto che i politici non facciano gli interessi dei cittadini. Il 49% invece pensa che i partiti non mantengano mai le promesse
Il 23% ritiene che alla base dell’astensionismo ci sia anche il fatto che i candidati sono sempre gli stessi
Il 66% degli intervistati, per quanto riguarda le politiche, ha votato l’ultima volta nel 2018
Per il 4% saranno le prime elezioni politiche, mentre il 6% dichiara di non essere mai andato alle urne per questo tipo di tornata elettorale
Il 6% degli intervistati è sicuro che il 25 settembre non andrà a votare, mentre il 44% dice che andrà certamente alle urne
Il voto del 25 settembre ispira abbastanza entusiasmo nel 34% degli intervistati, poco entusiasmo nel 32% e nessun entusiasmo nel 15%
Il 42% sostiene che sarebbe più invogliato ad andare a votare se avesse la certezza che il partito scelto mantenga poi qualcuna delle promesse fatte. Il 34% andrebbe alle urne più volentieri se ci fosse un partito che rappresenta le sue idee
Per il 19% degli intervistati sarebbe un motivo in più per andare a votare un risultato che non sia già scontato, mentre il 15% accoglierebbe con favore la discesa in campo di un nuovo leader
Le intenzioni di voto confermano Fratelli d’Italia in testa (24,2%) sia nella coalizione di centrodestra che in generale. La Lega è al 14%, Forza Italia all’8,9%
Il Pd si conferma secondo partito con il 22,3%. Nella coalizione di centrosinistra, Sinistra Italiana/Europa Verde è al 3,9%, +Europa all’1,6% e Impegno civico all’1,5%
Il M5S torna sopra il 10% (10,6%). Italia viva di Matteo Renzi è al 2,2%, Azione di Calenda al 2%
Gli indecisi e gli astenuti rappresentano insieme il 38,7% degli intervistati
A livello di coalizioni, in uno scenario in cui Carlo Calenda e Matteo Renzi si alleassero per creare un nuovo polo di centro il centrodestra raggiungerebbe il 49,1% dei consensi, mentre il centrosinistra il 27,4%
NOTA METODOLOGICA – Sondaggio di 1.000 interviste svolte tra il 5 e il 7 agosto 2022 (per le intenzioni di voto il sondaggio è stato svolto tra il 7 e l’8 agosto 2022) su un campione rappresentativo della popolazione italiana, suddiviso per quote di genere ed età incrociate, stratificate per titolo di studio e ripartizione ISTAT di residenza. Il margine d’errore generale è del +/- 3,1%, con un intervallo di confidenza del 95%