Il tasso di inflazione al 7,9% si traduce a parità di consumi in una maggiore spesa pari a +2.427 euro annui per la famiglia “tipo”, che raggiungono +3.152 euro annui per un nucleo con due figli, considerata la totalità dei consumi di una famiglia – calcola il Codacons. Considerato l’andamento complessivo dell’inflazione nel nostro Paese questo significa che, a parità di consumi, gli italiani subiscono nel corso dell’anno un aggravio di spesa pari a complessi +53,5 miliardi di euro per l’acquisto di beni e servizi rispetto al 2021, di cui 10,9 miliardi di euro solo per la spesa alimentare a causa proprio dell’aumento di prezzi e tariffe.
“Siamo in presenza di una vera e propria emergenza nazionale che avrà effetti pesanti sull’economia e sulle condizioni economiche delle famiglie” – spiega il presidente Carlo Rienzi. “L’unica soluzione concreta riguarda un contenimento strutturale dei prezzi dei beni primari, attraverso misure in grado di abbattere listini e tariffe e riportare gli uni e le altre a livelli accettabili, anche ricorrendo a tariffe amministrate: una strada che il Governo Draghi ha per ora scelto di non seguire, lasciando milioni di italiani in balia di inflazione e speculazioni”.
La speranza è che – in vista delle elezioni – il nuovo Governo abbia la legittimità e il coraggio di intervenire in maniera finalmente efficace, a tutela delle tasche dei milioni di italiani dissanguate da una situazione economica insostenibile.