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L’alba in musica di Ravello: emozioni e magia di un concerto diventato rito

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Dalla notte al giorno, dal buio alla luce, come ogni anno il Concerto all’alba di Ravello affascina e rapisce. L’evento più atteso dell’estate, imitato e ambito, andato sold out in due ore dall’apertura delle vendite, ha regalato al pubblico del Ravello Festival l’emozione unica della musica che sublima il nascere di un nuovo giorno.

Sul palco del Belvedere di Villa Rufolo, per il secondo anno consecutivo l’Orchestra Giovanile Luigi Cherubini guidata da Erina Yashima, prima donna nella storia a dirigere all’alba. Allieva di Muti, nominata Prima Kapellmeister della Komische Oper Berlin, la Yashima ha stupito la platea per piglio ed energia guidando con sicurezza l’orchestra che ha confermato, ancora una volta, la straordinaria qualità del suo organico.

Ad aprire il programma l’Ouverture da Euryanthe, op.81 di Carl Maria von Weber, seguita dall’immancabile Suite n.1 op.46 dal Peer Gynt di Grieg e a chiudere la Sinfonia n.9 in mi minore “Dal Nuovo Mondo”, op.95 di Dvořák che ha accompagnato il sorgere del sole apoteosi di un’alba scintillante.

Applausi fragorosi per la Yashima e per tutti i componenti della formazione che in questa 70esima edizione del Ravello Festival ha inanellato esecuzioni di grande spessore sia in formazione completa, diretta da Muti, sia con i suoi ensemble cameristici.

Nel bis, alla luce del sole, Il Mattino di Grieg. “È stato molto emozionante vedere il sorgere del sole con le ultime pagine della Nona Sinfonia di Dvořák. – ha confidato a caldo la Yashima – Non dimenticherò mai questa esperienza straordinaria”. Pensiero comune a molti dei fortunati che sono riusciti a vivere questa incredibile esperienza. L’appuntamento è per l’11 agosto 2023. (ph. Vincent Ruocco)

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