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Nel Cilento la finale della gara di street theatre: Dante visto da Shakespeare

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Arriva domenica 14 agosto nel Cilento la fase finale di Ahi, serva Italia! – Dante visto da Shakespeare, prima competizione teatrale interamente basata su un romanzo, da rappresentare in strade e piazze delle città d’arte della penisola. L’evento, a cura del Festival Dantesco, è patrocinato tra gli altri dalla Società Dante Alighieri e dalla Fondazione Luigi Einaudi, ed entra adesso nella fase decisiva che coinvolgerà artisti ed ensemble teatrali con esibizioni dal vivo.

Il concorso è basato sull’omonimo libro di Monaldi & Sorti (Solferino), ogni esibizione è tratta o ispirata da passi del romanzo teatrale-narrativo, e può vantare due sostenitori d’eccezione: il regista Pupi Avati, che ha lodato lo «sguardo sacrale» di Monaldi & Sorti, e l’attrice Monica Guerritore, che li ha definiti «direttori artistici della pagina scritta» (in fondo i link alla stampa nazionale).

In tutte le 12 città coinvolte gli spettacoli della finale sono subito riconoscibili grazie alle quinte con le figure inconfondibili di Dante e Shakespeare (vedi le due immagini sopra). Dante e la Divina Commedia diventano protagonisti di un dramma di Shakespeare, rappresentato in brevi spettacoli di circa un quarto d’ora replicati nel corso della giornata, secondo la formula del teatro di strada in tutta la sua ricchezza espressiva: attori, musicisti, acrobati e anche figure peculiari dell’arte popolare come cantastorie, con tanto di teloni dipinti, e uomini-orchestra.

La tipologia di partecipanti è straordinariamente varia: ci sono anche compagnie teatrali già rodate, o singoli attori di teatro, e perfino ensemble shakespeariani che usciranno in strada per l’occasione. Tra l’inaugurazione a Firenze l’8 agosto, città natale di Dante, e la chiusura a Ravenna il 2 settembre alla tomba del Sommo Poeta, sono 10 le città di questo “giro d’Italia”: seconda tappa dopo Firenze è Verona il 12 agosto, la città dantesco-shakespeariana per eccellenza grazie a Romeo e Giulietta di Shakespeare e ai “Montecchi e Cappelletti” di Dante (Purg. VI 106), e poi non poteva che venire la Campania, unica regione con due date consecutive tra Cilento e Sannio: il 14 a Cardile nel Cilento e il 20 a Colle Sannita, in omaggio al dantesco Manfredi di Svevia, anch’egli presente – con gli accenti shakespeariani del Giulio Cesare e dell’Enrico VI – in una drammatica scena tra Dante e il suo amico del cuore Guido Cavalcanti, nel IV atto dell’opera di Monaldi & Sorti.

Non a caso, infatti, l’ombra di Manfredi incombe sia sull’esibizione cilentana che su quella sannita. Si parte, come detto, domenica 14 agosto nel centro storico di Cardile (Piazzetta dei Quattro Venti), dove il rinomato cantastorie Daniele Mutino si esibisce da solo in “Contrasto tra Dante Alighieri e Guido Cavalcanti”, tratto dal III e IV atto dell’opera su cui si basa il concorso. Nell’occasione sarà inaugurata la Piccola Biblioteca “Lu Vecenanzo”. Quattro le repliche previste: ore 10:00, 11:00, 18:00 e 19:00.

Si prosegue sabato 20 agosto a Colle Sannita, dove la compagnia di uomini-orchestra I musici della storia cantata – munita di bombardino, contrabbasso, harmonium e percussioni – inscenerà in diversi punti del paese, sullo sfondo di artistici teloni illustrati di propria produzione, la morte di Priamo re di Troia, cantata da Virgilio nell’Eneide. Come re Manfredi, anche Priamo è un re trafitto da spada nemica. Nel III atto del libro di Monaldi & Sorti viene rievocato, con i versi dell’Amleto di Shakespeare, dal giullare di strada (realmente esistito) Ruggeri Apuliese in piazza a Bologna su richiesta di due spettatori d’eccezione: un giovane Dante e il suo compagno di studi Vanni, detto Vanni Virgilio per il suo smodato amore verso l’autore dell’Eneide.

Titolo dello spettacolo: “Dante, la morte di Priamo e un giullare in piazza”. Anche qui quattro recite: ore 10:00, 11:00, 18:00 e 19:00. Il teatro di strada è uno dei temi caratteristici nel romanzo ispiratore del concorso: nella tappa veronese, che precede quella salernitana di soli due giorni, ben 16 saltimbanchi riempiono la piazza con la rappresentazione dei primi abbozzi della Divina Commedia.

All’inaugurazione fiorentina, invece, la prima esibizione finalista ha scelto dal III atto dell’opera di Monaldi & Sorti la vicenda di Paolo e Francesca, che si rispecchia in quella di Piccarda Donati utilizzando echi da Romeo e Giulietta di Shakespeare.

Monica Guerritore ha commentato: «L’incontro tra Dante e Shakespeare funziona: Shakespeare ci mostra come le passioni agitino l’uomo sulla terra, e Dante quale direzione invece gli fanno prendere nell’aldilà. Qui in Ahi, serva Italia! si fa questo doppio viaggio, nella lingua di Shakespeare e nella vita e nelle opere di Dante».

«Gli spettacoli di piazza sono nel DNA sia della Commedia che del teatro elisabettiano», spiegano Monaldi & Sorti, tradotti in 26 lingue e definiti in Francia da L’Express «gli eredi di Umberto Eco» e in Germania dalla Frankfurter Allgemeine «la coppia letteraria italiana di livello internazionale».

«Dante vola così in alto – dicono i due autori – che può essere raccontato solo da Shakespeare. La Commedia era ben nota in Inghilterra sin dal Medioevo: i drammi shakespeariani sono pieni di richiami ai suoi personaggi, dal conte Ugolino a Pier delle Vigne, oltre al parallelo tra le coppie Romeo-Giulietta e Paolo-Francesca. Non a caso il primo ritratto a stampa dell’Alighieri è stato pubblicato in Inghilterra da un editore della cerchia di Shakespeare».

Il prossimo appuntamento è al nord: in Liguria, a Sarzana (SP), fatale luogo in cui Dante, priore di Firenze, esiliò il suo caro Guido Cavalcanti: nel IV atto di Ahi, serva Italia! Cavalcanti reagisce al “tradimento” dell’Alighieri con le parole di Romeo esiliato. Il 26 agosto si torna al sud nel castello svevo di Vibo Valentia, dove l’attore Giuseppe Ingoglia reciterà un collage di monologhi “shakespeariani”di Dante con accompagnamento di orchestra dal vivo. Si risale poi in Toscana a Siena, poi ad Assisi e a Poppi (AR), nel cui castello Dante visse un periodo del suo esilio. Quindi RomaCagliari e infine Ravenna il 2 settembre per omaggiare la tomba del Sommo Poeta.

Premiazione a Roma il 14 settembre, anniversario della morte di Dante, presso il Globe Theatre, luogo shakespeariano per eccellenza della capitale, con un banchetto nello stile del Trecento fiorentino.

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