Al pronto soccorso una volta tolte le manette per le visite di routine, il soggetto con una manovra repentina ha cercato una via di fuga spintonando gli Agenti, ma l’azione è stata bloccata sul nascere ed il detenuto messo in sicurezza è stato allocato presso il Reparto detentivo presente nella struttura Ospedaliera. A seguito dell’azione di contenimento praticata dal personale della Polizia Penitenziaria un assistente Capo è rimasto contuso ed i Sanitari del Pronto soccorso gli riscontravano una prognosi di 15 giorni.
Questa mattina – racconta Capece – nel reparto detentivo dell’Ospedale, il violento detenuto mentre veniva accompagnato al bagno, in maniera imprevedibile e con inaudita violenza ha aggredito i poliziotti penitenziari operanti che nonostante i violenti colpi subiti sono riusciti ad immobilizzarlo ed metterlo in sicurezza. Purtroppo uno dei due colleghi aveva la peggio e gli sono stati riconosciuti ben 25 giorni di prognosi per le lesioni subite, mentre l’altro se la cavava con 7 giorni di prognosi”.
La solidarietà
Capece, esprime solidarietà ai poliziotti contusi e denuncia: “Sono stati momenti di grande tensione e pericolo, gestiti però con grande coraggio e professionalità dai poliziotti penitenziari, che sono stati anche minacciati insultati e colpiti dall’uomo, che forse aveva inscenato tutto per una probabile evasione”.
“L’evento è stato particolarmente critico perché posto in essere in una corsia di ospedale ma è stato gestito al meglio dalla Polizia Penitenziaria, che paga pesantemente in termini di stress e operatività questi gravi e continui episodi critici. Ai colleghi feriti va la nostra vicinanza e solidarietà nonché un ringraziamento particolare per l’intervento che, incuranti di qualsiasi pericolo e nonostante le conseguenze riportate, ha permesso di bloccare il violento”.
Il SAPPE denuncia “una volta di più le quotidiane difficoltà operative con cui si confrontano giornalmente le unità di Polizia Penitenziaria in servizio nei Nuclei Traduzioni e Piantonamenti: agenti che sono sotto organico, non retribuiti degnamente, con poca formazione e aggiornamento professionale, impiegati in servizi quotidiani ben oltre le 9 ore di servizio, con mezzi di trasporto dei detenuti spessissimo inidonei a circolare per le strade del Paese, fermi nelle officine perché non ci sono soldi per ripararli o con centinaia di migliaia di chilometri già percorsi”.
I sindacalisti denunciano, infine, il quotidiano e sistematico ricorso alle visite mediche in ospedali e centri medici fuori dal carcere, con contestuale massiccio impiego di personale di scorta appartenente alla Polizia Penitenziaria.
E non gli hanno sparato ?
Domani già non se ne parlerà piu; fosse stato il contrario tutti ne avrebbero discusso per un mese minimo, con commenti del tipo poveretto, la magistratura speriamo che indaghi i poliziotti penitenziari, liberatelo che il carcere non è educativo, ecc. ecc. Manderei questi predicatori a prendere ed arrestare i violenti, ubriachi, spacciatori e criminali di ogni genere. Un giorno ho visto un mendicante portato via dalla polizia locale, in quel mentre uscì un benefattore che disse: lasciatelo che me lo porto a casa mia. Il giorno dopo, il mendicante era al suo regolare posto. Concludo con una minima frase storica del momento: i normali cercano la normalità nell’infinito mondo di anormali.
Va semplicemente quintuplicata la pena detentiva e deve pagare le lesioni agli agenti. Finché non lo fa resta in carcere. Se lo facesse pena semplicemente wuintuplicata
fa parte del loro lavoro.. se nn gli piace cambiassero lavoro. o gli piace solo quando fanno i bulli con due ragazzini che sti stanno fumando mezza canna?
ogni volta che uno sbirro le prende, io godo 🙂 per tutte quelle che danno loro e nn vengono puniti. S imparassero che anche loro sono comuni mortali che ogni tanto si credono padri eterni con quella divisa color tuffo