Site icon Salernonotizie.it

Omofobia all’Ospedale Ruggi di Salerno: la denuncia della Cisl Fp

Stampa
“Sei gay devi andartene. Anche se l’appellativo era invece triviale e dispregiativo, ma il senso era quello. Da quanto appreso e letto su alcuni giornali e dopo approfondimenti conoscitivi sul luogo di lavoro, ci vediamo costretti a segnalare la obbligatoria necessità di fare luce sulla questione da parte dell’ente, poiché l’atto discriminatorio perpetrato con toni dispregiativi nei confronti dell’infermiere del pronto soccorso del Ruggi è da condannare ma soprattutto è la punta dell’iceberg che palesa una condizione lavorativa della struttura più volte attenzionata e oramai non più sostenibile, soprattutto relativamente ai rapporti umani degenerati a causa di una gestione tutt’altro che tesa all’efficienza e all’efficacia”.

Ad affermarlo in una nota sono Alfonso Della Porta, segretario provinciale Cisl Fp Salerno e Piero Antonacchio, coordinatore della sanità pubblica e privata di Salerno per la Cisl Fp. La Funzione Pubblica della Cisl condanna l’atto di discriminazione sessuale nei confronti dell’infermiere gay in servizio al Pronto soccorso del Ruggi e chiede di approfondire la vicenda ai dirigenti aziendali dell’ospedale Ruggi.

“Apostrofare con toni dispregiativi un operatore denigrandolo davanti a numerosi colleghi è un fatto tanto più grave se rapportato al fatto che tale atteggiamento parte da personale con funzioni dirigenziali e di coordinamento delle attività, la cui missione dovrebbe essere quella di creare rapporti fiduciari e solidali tra gli addetti nel massimo rispetto della persona e delle sue scelte anche sessuali  – dichiara il Segretario Provinciale della CISL FP di Salerno Alfonso Della Porta –  E’ un problema oltre che organizzativo soprattutto etico e morale. Sicuramente gli inquirenti staranno indagando sulla vicenda e spero che lo stia facendo anche l’azienda, ma la prevenzione è la prima arma per contrastare fenomeni discriminatori”.

“Purtroppo bisogna prendere atto che nel terzo millennio, sono ancora diffusi nelle nostre aziende e nel nostro territorio discriminazioni sessuali, a dimostrazione dell’arretratezza culturale di pochi e sparuti soggetti, in controtendenza rispetto all’evoluzione che il nostro paese sta dimostrando sui diritti, sulla parità di genere e le diversità dell’orientamento sessuale”.

“A sostegno del collega tutti i delegati aziendali della CISL FP dell’azienda hanno espresso piena solidarietà per la vicenda accaduta e all’unisono chiedono che si rimuova nell’immediato ogni ostacolo discriminatorio che possa tendere a limitare la partecipazione degli individui alla vita sociale, economica, politica e al mondo del lavoro, e quindi creare una condizione di parità ed uguaglianza sostanziale per garantire a tutte le persone il medesimo trattamento soprattutto umano e sociale”.

 

Exit mobile version