Gli indagati durante l’interrogatorio avevano indicato luogo dove si erano disfatti del corpo, un dirupo in una zona impervia Giffoni Valle piana, in località Curticelle. Sul luogo i Carabinieri della Compagnia di Battipaglia che hanno coordinato le operazioni, i caschi rossi e gli specialisti del nucleo speleologico.
CHI ERA CIRO PALMIERI
Ciro Palmieri, l’uomo sparito nel nulla lo scorso 30 luglio da Giffoni Valle Piana (Salerno) è stato ucciso. Autori dell’omicidio sarebbero la moglie Monica e i figli, uno appena 15enne. I familiari – gli stessi che avevano denunciato la scomparsa dell’uomo – sono finiti in manette oggi 19 agosto. Sono tutti indiziati di omicidio volontario aggravato dalla crudeltà e di occultamento di cadavere.
Sarebbero stati sempre loro infatti a mettere il corpo dell’uomo nei sacchi dell’immondizia, prima di getterlo in un dirupo. Il corpo è stato recuperato dagli inquirenti in avanzato stato di decomposizione. Secondo fonti investigative, il deterioramento del cadavere è compatibile con il giorno dell’omidicio. Ma per avere la certezza si dovrà attendere l’esito dell’autopsia, che sarà effettuata mercoledì prossimo dal medico legale, il dottor Gabriele Casaburi, all’ospedale di Battipaglia, su richiesta del pm Faiello.
L’omicidio di Ciro Palmieri ripreso dalle telecamere
Il 30 luglio la moglie di Palmieri, Monica Milite, si presenta alla stazione dei carabinieri del paese e denuncia la scomparsa del marito. Iniziano le indagini. Qualcosa nella versione della donna non convince a pieno gli inquirenti, che scavano nell’ambiente domestico. La casa della coppia ha un impianto di videosorveglianza, le immagini vengono sequestrate. Emerge subito che la registrazione del giorno della scomparsa di Palmieri era stata sovrascritta. Un consulente tecnico ha l’incarico di recuperare le immagini: ciò che emerge viene descritto come “agghiacciante e cruento” dalla Procura.
FURIBONDA LITE FAMILIARE
Scoppia una lite familiare, Palmieri è aggredito dalla moglie e dai figli. Il delitto sarebbe avvenuto sotto gli occhi di un altro figlio della donna, un ragazzino di appena 11 anni. La vittima sarebbe stata colpita più volte. Colpi inferti anche quando era a terra, ormai inerte. Dopo l’omicidio all’uomo sarebbe stata amputata una gamba. Il cadavere sarebbe poi stato chiuso in un sacchetto di plastica e gettato in un dirupo. Da qui i provvedimenti di fermo emessi dalla Procura e dal tribunale per i minorenni per la moglie di Palmieri e due figli: Massimiliano e A.P., di 15 anni. Gli investigatori stanno lavorando per chiarire le cause che hanno scatenato la violenta lite poi sfociata nella brutale aggressione.