Sono stati ascoltati nella giornata di ieri gip del tribunale di Salerno Monica Milite ed il figlio 20enne Massimiliano, accusati entrambi di aver ucciso a coltellate, insieme all’altro figlio 15enne, il marito e padre Ciro Palmieri e di aver poi fatto a pezzi il corpo prima di gettarlo in un dirupo. Entrambi, assistiti dall’avvocato Damiano Cantalupo, si sono avvalsi della facoltà di non rispondere.
Per mamma e figlio è stata disposta la misura cautelare in carcere a Salerno. E mentre le indagini preliminari proseguono, sempre nel pomeriggio di ieri è stato sentito dal gip anche il 15enne che sembra abbia confermato quanto detto sabato al procuratore del Tribunale per i minorenni.
Un interrogatorio che si è concluso intorno alle 17,30 e nel quale il ragazzo pare abbia raccontato della situazione che si viveva in famiglia. “Un incubo” sarebbero state le sue parole, raccontando poi che il clima in casa era più che difficile e insopportabile, a causa del carattere violento del padre, che li picchiava.
Al termine dell’interrogatorio di garanzia, il giudice ha convalidato il fermo del 15enne, disponendone il collocamento in uno dei due istituti penali minorili presenti in Campania. I tre indagati sono ritenuti responsabili di omicidio volontario aggravato anche dalla crudeltà dell’azione e di occultamento di cadavere.
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