Si dovrà attendere l’esito di questo test – come riporta il sito web ottopagine.it -prima di poter liberare il cadavere e restituirlo ai familiari per i funerali. Si tratta, chiaramente, di un atto dovuto ma necessario in quanto non è stato possibile riconoscere il cadavere.
Ieri i medici legali hanno comunque effettuato l’autopsia sul corpo del 43enne panettiere di Giffoni Valle Piana, che sarebbe stato ucciso dalla moglie Monica Milite, dal figlio ventenne Massimiliano e da un altro figlio di 15 anni nel pomeriggio del 29 luglio.