Inizia così la mail che Giuliano Califano, componente G.o.s. Misericordia Salerno, ha inviato alla nostra redazione per rispondere alle ingenerose critiche che sono state rivolte a chi si occupa dell’assistenza sanitaria allo stadio Arechi, dopo la gara Salernitana-Roma.
“Le vie di fuga – continua Califano – sono da sempre difficili da percorrere perché i tifosi ,come vedete sempre, sono seduti sulle scale e sui ballatoi e non riusciamo a passare in modo agevole con bottiglie di plastica ovunque. Abbiamo richiesto di posizionare delle bandiere in PVC stampate per farci vedere dal pubblico e il segretario della vecchia società e il responsabile dei cartelloni negarono la loro disposizione perché facevamo pubblicità, Ma di cosa parliamo!
In occasione della gara con la Roma una nostra ambulanza, all’esterno della Curva Sud, e non è la prima volta, non riusciva a passare perché le auto e i motorini erano di ostacolo. Il medico era presente sugli spalti dei Distinti ed era impegnato in un altro intervento e il ritardo è stato dovuto al fatto che le persone non ci vedevano e quindi la comunicazione non arrivava.
È complicato scrivere tutto, ma non si può pensare, soprattutto se in contemporanea accadono le cose, di essere ubiquitari. Noi allo stadio abbiamo rafforzato la presenza con 2 ambulanze in Curva Sud ed una per ogni altro settore, più il bordocampo, con 40/50 volontari compresi 5/6 medici.
Chiedete ai vostri colleghi delle altre province campane quanti mezzi vengono impiegati negli stadi. Vi invito a venire con noi negli spalti a rendervi conto che a volte non si riesce a vedere gli spettatori che sono seduti perché sui ballatoi ci sono persone in piedi che ti offuscano la visuale e poi per passare bisogna anche farsi largo.
Ci sarebbe tanto da dire e sono a disposizione ma non mi meraviglio più perché i medici che salvano migliaia di persone non fanno notizia! Poi capita un presunto errore e si riempiono i giornali con attacchi senza aspettare la verità“.