Tra le misure, che devono essere ancora approvate, si parla dell’accensione dei termosifoni posticipata di almeno una settimana in tutte le regioni: avvio differenziato e compreso tra il 15 ottobre, per quelle più a Nord, e il primo dicembre, per quelle più meridionali
Stessa cosa vale per lo spegnimento anticipato di almeno sette giorni rispetto al calendario consueto, che prevede lo stop al sistema di riscaldamento tra il 15 marzo e il 15 aprile, a seconda della zona climatica
Un altro intervento riguarda la necessità di modificare le regole relative alle temperature da impostare sui termostati
La legge attualmente prevede un tetto massimo di 20 gradi, con due gradi di tolleranza. Il limite potrebbe scendere di almeno un grado, ovvero passare a 19°C
I termosifoni dovranno inoltre restare accesi un’ora in meno al giorno. L’idea del Governo sarebbe comunque di raccomandare questi comportamenti di risparmio energetico senza imposizioni
A suggerire queste misure è stata l’Enea, che ha calcolato un risparmio di 2,7 miliardi di metri cubi in 12 mesi
Attualmente, il consumo di gas per uso domestico in Italia vale 21,7 miliardi di metri cubi all’anno
Dai dati della Cgia emerge invece che nei primi cinque mesi del 2022 le imprese energetiche in Italia hanno visto aumentare i ricavi del 60% rispetto allo stesso periodo del 2021
Altre aziende, a causa dei rincari di luce e gas, sono a rischio chiusura
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