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Gas, dall’uso del termosifone alla temperatura giù di un grado: le proposte

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Il conflitto ucraino-russo continua a mettere in difficoltà tutti i Paesi europei che si preparano ad affrontare l’inverno con un calo delle risorse energetiche. Anche l’Italia ha pronto un piano per razionare il gas e attuare una politica di contenimento dei consumi e di risparmio energetico

Tra le misure, che devono essere ancora approvate, si parla dell’accensione dei termosifoni posticipata di almeno una settimana in tutte le regioni: avvio differenziato e compreso tra il 15 ottobre, per quelle più a Nord, e il primo dicembre, per quelle più meridionali

Stessa cosa vale per lo spegnimento anticipato di almeno sette giorni rispetto al calendario consueto, che prevede lo stop al sistema di riscaldamento tra il 15 marzo e il 15 aprile, a seconda della zona climatica

Un altro intervento riguarda la necessità di modificare le regole relative alle temperature da impostare sui termostati

La legge attualmente prevede un tetto massimo di 20 gradi, con due gradi di tolleranza. Il limite potrebbe scendere di almeno un grado, ovvero passare a 19°C

I termosifoni dovranno inoltre restare accesi un’ora in meno al giorno. L’idea del Governo sarebbe comunque di raccomandare questi comportamenti di risparmio energetico senza imposizioni

A suggerire queste misure è stata l’Enea, che ha calcolato un risparmio di 2,7 miliardi di metri cubi in 12 mesi

Attualmente, il consumo di gas per uso domestico in Italia vale 21,7 miliardi di metri cubi all’anno

Dai dati della Cgia emerge invece che nei primi cinque mesi del 2022 le imprese energetiche in Italia hanno visto aumentare i ricavi del 60% rispetto allo stesso periodo del 2021

Altre aziende, a causa dei rincari di luce e gas, sono a rischio chiusura

 

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