L’ultima proposta dal mondo della scuola per trovare la quadra alla complessa questione del rientro in classe ai tempi della crisi energetica e delle bollette alle stelle arriva – come riporta il sito web tgcom24.mediaset.com – da Antonello Giannelli, a capo del più grande sindacato dei presidi italiani, l’Anp.
“Non si può diminuire il tempo di scuola. Se però c’è un’emergenza nazionale – spiega Giannelli a Il Corriere della Sera – il governo e il Parlamento potrebbero imporre una soluzione temporanea a tutte le scuole“.
L’opzione proposta da Giannelli prevederebbe un orario invariato durante la settimana, ma il sabato rigorosamente in dad, almeno per i mesi più freddi.
Questa soluzione potrebbe, secondo il preside, risolvere molte complessità. Ci sono infatti diverse scuole che hanno già proposto di chiudere il sabato, distribuendo le ore di lezioni nel resto della settimana. Ma questa modalità potrebbe non essere l’ideale in tutte le scuole: per chi, ad esempio, come gli studenti degli istituti tecnici, ha già un orario da 32 ore settimanali, quest’opzione implicherebbe giornate da 6 o 7 ore.