Il prezzo del gas europeo ha raggiunto i massimi storici, con una quotazione media di agosto in salita del 22,3% rispetto alla già elevata media di luglio. Anche il prezzo all’ingrosso dell’elettricità sale ancora, arrivando a 491,73 euro per MWh, circa il 300% in più rispetto ad agosto 2021.
I dati parlano chiaro: le MPMI Campane sono quelle più colpite avendo già sostenuto costi aggiuntivi per oltre 1,6 Miliardi di Euro.
Confartigianato ritiene indispensabile che a livello europeo si giunga rapidamente all’introduzione di un tetto al prezzo del gas e che si mettano in campo interventi finalizzati a contenere l’impatto dei rincari sulle micro e piccole imprese, impedendo una escalation dei casi di lockdown energetico che porterebbe ad una severa recessione, facendo scivolare l’economia italiana in una pericolosa stagflazione.
Confartigianato chiede di intervenire direttamente sulla composizione tariffaria con una misura strutturale di riduzione degli oneri generali in bolletta e il loro finanziamento mediante altre forme di gettito; attuare inoltre incisive politiche di diversificazione del mix energetico, puntando sulla riduzione della dipendenza dal gas russo, investendo sulle energie rinnovabili e sull’efficienza.
“Abbiamo apprezzato lo sforzo che il legislatore ha messo in campo in questo lungo periodo di difficoltà – sottolinea il presidente di Confartigianato Salerno, Franco Risi – ma dobbiamo nel contempo lamentare l’assoluta insufficienza e inadeguatezza degli aiuti per l’abbattimento dei costi. L’azzeramento degli oneri generali di sistema ai valori odierni della bolletta dell’energia elettrica, praticamente incide per meno del 10% del totale dei costi. Anche il contributo straordinario sotto forma di credito d’imposta per i maggiori costi del gas e dell’elettricità, non è da considerarsi un aiuto importante”.
“Bisogna immediatamente fare scelte politiche Europee e Nazionali – continua il Presidente Risi – da un lato cambiare il sistema di determinazione del prezzo dell’elettricità, attualmente allacciato al costo della fonte più cara del mix di tutte le energie ovvero il gas, dall’altro con coraggio migliorare il mix delle fonti energetiche investendo nelle rinnovabili ma anche nel nucleare di ultima generazione. Oltre ad agire sui prezzi bisogna anche ridurre le quantità di energia consumata e quindi perseguire con maggiore convinzione la strada maestra della riqualificazione energetica del patrimonio immobiliare. Basti pensare che migliorare di una classe energetica di un immobile porta alla riduzione dei consumi pari al 20% ovvero mediamente per ogni intervento genera un abbattimento dei consumi di circa il 40%”.