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Statale 19 strada della morte, rabbia e polemiche sui social: spunta l’ipotesi autovelox

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Morte e sangue sulla Strada Statale 19 delle Calabrie. L’ultimo incidente dell’altro giorno è anche il detonatore di accuse e polemiche, ma fortunatamente anche di ipotesi possibili di soluzione. La strada della morte, il tratto della Statale 19 delle Calabrie che congiunge i comuni di Eboli e Battipaglia, è in queste ore l’arteria sotto osservazione di tutti, perché è intollerabile – come riporta oggi il quotidiano “Le Cronache” consultabile online – il numero di incidenti, alcuni gravissimi, anche mortali, che si consumano su questa strada.

Il problema è sempre lo stesso: la somma tra le alte velocità, alcuni tratti con livelli di sicurezza non particolarmente elevati e soprattutto nessun dispositivo capace di rallentare le velocità e comunque dissuadere dal premere il piede sull’acceleratore, al netto di sempre possibili condizioni di distrazione di chi guida.

Qualcuno aveva proposto la realizzazione di rotatorie. Ma la difficoltà maggiore nella realizzazione di rotatorie probabilmente risiede nella mancanza di spazio. Più praticabile, invece, sarebbe la realizzazione di eventuali spartitraffico nei tratti in cui si aprono curve a rischio, in modo da impedire pericolose fasi di sorpasso ed evitare conseguentemente che si possa invadere la corsia opposta, scongiurando in questo modo molti pericoli.

Naturalmente, i social scatenati non potevano non contemplare anche le ipotesi di installazione di dispositivi autovelox, che comunque rimane uno dei sistemi più efficaci per tentare di rallentare la velocità dei veicoli in percorrenza.

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