Parlando dei cori anti Napoli pubblicati su Spotify De Giovanni dice: “Si è superato il limite, ma lo si è superato da tempo. Vedere un brano razzista sul Vesuvio su una piattaforma come Spotify è un’assurdità folcloristica. Il tutto, nel silenzio assoluto delle istituzioni: quelle sportive e civili. Ci sono le regole e le leggi, ma non vengono applicate. Sono convinto che la prima volta che interrompi la partita, mandi i tifosi a casa e dai la sconfitta per 3-0 alla squadra dei tifosi che si sono macchiati di questo crimine, ecco che il tutto finisce”.
“Non viene fatto, nel colpevole silenzio di tutti: compreso il Napoli – ha tuonato De Giovanni – al quale ho chiesto di fare qualcosa. Ho detto a Cristiano Giuntoli di farsi carico di questa cosa, perché non è possibile essere testimoni di insulti incredibili ed auguri di disgrazie contro la città campana. Nei mesi scorsi, ho deciso di non presentare più il mio libro a Salerno dopo alcuni cori anti-Napoli e, per questo, ho ricevuto minacce di morte da alcuni salernitani. Poco male: per me, è una medaglia difendere Napoli”.