A margine del convegno si è tenuta la commemorazione della lapide dei pescatori scomparsi. Un momento di raccoglimento molto sentito dalla comunità, al quale ha preso parte il parroco di Marina di Camerota, don Gianni Citro, il sindaco Scarpitta, l’amministrazione comunale, le forze dell’ordine e di polizia e le istituzioni civili, politiche e religiose. Successivamente i pescatori hanno deposto in mare una corona di fiori.
Alle 20.00 i pescatori hanno acceso i fornelli della sagra del pesce azzurro dove turisti e cittadini provenienti da svariati angoli del Cilento, hanno potuto apprezzare le pietanze di mare preparate al momento. Alle 21.30, prima dell’apertura del concerto dei Taranta Nobes, si è tenuta la rievocazione storica del borgo curata da Salvatore Saggiomo. La piazza del porto di Marina di Camerota è tornata indietro nel tempo e i presenti hanno potuto apprezzare la semplicità e le tradizioni di un tempo tra donne impegnate nella lavorazione dell’erba spartea, artigiani all’opera per la creazione di cesti e spaselle, mani esperte che mostravano i procedimenti per la salatura e la conservazione delle alici, i maestri terracottai, canti e balli popolari.
Alla manifestazione hanno preso parte i gruppi di protezione civile comunale per il presidio e la sicurezza dell’area. Bilancio positivo anche per i mercatini dell’artigianato che hanno stuzzicato la curiosità dei presenti con la vendita dei prodotti tipici del Cilento e piccoli oggetti creati a mano.
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