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Extralberghiero e crisi energetica: indispensabili gli aiuti del Governo

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La crisi energetica che sta colpendo l’Italia non risparmia il settore Extralberghiero: servono aiuti per sostenere i costi elevati delle utenze ed evitare la perdita di migliaia di posti letto. La stagione estiva che si avvia alla conclusione è stata indubbiamente positiva in termini di presenze su tutto il territorio nazionale con numeri che fanno ben sperare al ritorno di quelli degli anni pre-pandemia. Ma non si può abbassare la guardia perché la crisi energetica ha già iniziato a colpire il settore e con la stagione invernale in arrivo la situazione non si presenta facile per migliaia di host.

“I costi delle utenze sono triplicati già durante la stagione estiva – afferma il Presidente della Federazione F.A.R.E Delia di Maio – e gli ulteriori aumenti previsti metteranno in seria difficoltà il settore che si appresta ad affrontare una stagione invernale critica. Pensiamo solo a tutti quegli host che operano nelle località meta del turismo invernale e che dovranno fare i conti con bollette spropositate. Serve urgentemente che la questione venga affrontata subito dal nuovo Governo e che non ci si dimentichi del comparto”.

“Ampliare il prelievo sugli extraprofitti sicuramente porterà delle risorse al Governo per sostenere le aziende e le famiglie in difficoltà ma non dimentichiamo che nei mesi di luglio e agosto gli incassi fiscali, stimati in  circa 6 miliardi, provengono in gran parte dal settore del Turismo, continua il Presidente della F.A.R.E.; la complessa macchina del Turismo produce ricchezza sia per lo Stato che per l’economia diffusa di intere aree geografiche e affinché ci sia Turismo c’è bisogno di capacità ricettiva: in questo momento il settore leader della ricettività nazionale è quello dell’Extralberghiero e delle Locazioni Brevi/Turistiche e non bisogna dimenticarlo perché ogni investimento a sostegno del settore significa un grande ritorno in termini di liquidità per il Paese; quella liquidità che l’Italia non può e non deve permettersi di perdere”.

“Gli host stanno già mettendo in pratica soluzioni per sensibilizzare gli ospiti ad un minor consumo energetico ma solo questo non sarà sufficiente a fronteggiare la crisi – conclude Di Maio – ed è per questo che bisognerebbe prendere in considerazione anche delle piccole soluzioni a costo zero come ad esempio quella di non ripristinare l’ora legale consentendo di recuperare ancora qualche ora di luce durante i mesi invernali: per i turisti stranieri siamo sempre il Paese del Sole”.

 

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