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Maxi frode fiscale: coinvolta anche donna ebolitana, 73 indagati dalla Procura di Milano

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Nella maxi operazione condotta dalla Guardia di Finanza di Milano, su delega della Procura meneghina, è coinvolta anche una donna di Eboli.

Scoperta un’ingente frode fiscale nel settore della grande distribuzione organizzata, finalizzata all’evasione dell’Iva mediante l’emissione e l’utilizzo di fatture false per quasi 2 miliardi di euro, da parte di un’articolata rete di società italiane ed estere, alcune delle quali mere cartiere nel ciclo di fatturazione intracomunitario della merce.

Otto le persone finite in carcere e 14 ai domiciliari: l’ebolitana – come riporta il sito web stiletv.it – non figura tra gli indagati principali (sono 73), ma collusa nel sistema fraudolento.

Analizzata dalle Fiamme Gialle una fitta rete di rapporti bancari, nonché la copiosa documentazione contabile ed extracontabile, con il supporto del canale europeo di cooperazione di polizia denominato EMPACT, costituito in ambito EUROPOL, che ha permesso raccogliere informazioni dalle agenzie fiscali di 12 Paesi dell’Unione. Allo stato delle indagini, il gip ha disposto il sequestro preventivo di oltre 260 milioni di euro, nei confronti di 15 società, pari all’ammontare dell’Iva evasa. Le operazioni hanno interessato le province di Milano, Roma, Torino, Napoli, Ancona, Brescia, Lodi, Vicenza, Rimini, Padova, Salerno e Potenza.

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