Per molti esercenti si tratta dell’ennesima batosta inflitta al settore, dopo due anni di pandemia – come riporta il quotidiano “Il Mattino” oggi in edicola – dal momento che la rinuncia ai fuochi d’artificio inciderà negativamente sugli incassi di molti locali che fanno ristorazione e che avrebbero potuto intrattenere i propri clienti fino a tarda sera.
“Il Comune non ha soldi e si nasconde dietro un dito. Poteva essere – lamentano i commercianti salernitani – una grande occasione per noi, perché dopo la processione le persone si sarebbero fermate per mangiare una pizza e un panino o per bere un cocktail in attesa dello spettacolo.
La cosa più grave è che manca la trasparenza. Perché non dire chiaramente che sono con l’acqua alla gola e invitarci a fare una colletta? Credo che tanti colleghi avrebbero dato volentieri 50 euro per salvare questo evento».
I “Fuochi” no, le “Luci” si???
Ma questi esercenti sono in crisi oppure no?
Prima piangono miseria e poi propongono una colletta.
Chi vuole mangiare una pizza la mangia a prescindere dai fuochi.
C’è bisogno di risparmiare visto il dissesto finanziario in cui versa il Comune di Salerno.
E se c’è da risparmiare bisogna farlo anche non organizzando i fuochi d’artificio (cafonata inutile e costosa).
Per risparmiare bisogna anche licenziare i dipendenti pubblici lavativi ed i dirigenti incapaci, annullare i contratti di consulenza ed i contributi a pioggia a chi non ne ha bisogno, etc.
Prima si parla di caro bollette e che non c’é lavoro e poi vogliono fare colletta per i fuochi….pff…ma iat a zappá
Non lamentatevi tanto i fuochi si faranno e come, tra giorni Pierino darà l’ok ed è tutto a post…
Ne fanno macchiette questi politicanti, speculano su tutto anche sui santi padronale….
Infatti.
Scelta umiliante non fare i fuochi.
Ennesimo bluff!! ….stiamo alla vigilia delle elezioni….e grazie all’ intervento di….il popolo avrà anche i fuochi