Per molti esercenti si tratta dell’ennesima batosta inflitta al settore, dopo due anni di pandemia – come riporta il quotidiano “Il Mattino” oggi in edicola – dal momento che la rinuncia ai fuochi d’artificio inciderà negativamente sugli incassi di molti locali che fanno ristorazione e che avrebbero potuto intrattenere i propri clienti fino a tarda sera.
“Il Comune non ha soldi e si nasconde dietro un dito. Poteva essere – lamentano i commercianti salernitani – una grande occasione per noi, perché dopo la processione le persone si sarebbero fermate per mangiare una pizza e un panino o per bere un cocktail in attesa dello spettacolo.
La cosa più grave è che manca la trasparenza. Perché non dire chiaramente che sono con l’acqua alla gola e invitarci a fare una colletta? Credo che tanti colleghi avrebbero dato volentieri 50 euro per salvare questo evento».