A far dedurre ciò – come riporta oggi il quotidiano “Le Cronache” consultabile online – è la medesima grafia delle ingiuriose scritte apparse più volte su una stessa lapide. Il medesimo episodio si era già consumato nel giugno scorso.
I continui atto sacrileghi hanno spinto molti cittadini a chiedere all’ente comunale guidato dal sindaco Roberto Antonio Mutalipassi di installare delle videocamere di sorveglianza con le quali monitorare la zona. Richieste che al momento non hanno avuto l’effetto desiderato.