La continuità del bonus è stata decisa in ottica di innovazione per contribuire al rinnovamento o alla realizzazione di quelle aree come giardini e terrazzi che non abbelliscono le città e allo stesso tempo contribuiscono alla micro-regolazione del clima di un edificio e alla riduzione dell’inquinamento ambientale
Il bonus verde, previsto per la prima volta nel 2018, è una detrazione Irpef del 36% sul totale della spesa sostenuta per la creazione, sistemazione o modifica di spazi verdi, per la realizzazione di impianti di irrigazione o pozzi e per altri interventi che riguardano giardini, balconi, terrazzi e altre aree aperte o parzialmente coperte di pertinenza di unità abitative immobiliari
Il limite massimo di spesa è di 5mila euro annui, quindi la detrazione non può eccedere i 1.800 euro all’anno per unità o immobile. La detrazione spetta anche allo stesso beneficiario ma per interventi effettuati su unità abitative diverse. In sostanza, il proprietario di un appartamento in condominio potrà usufruire del bonus verde sia per i lavori riguardanti la sistemazione del suo terrazzo o giardino, che per quelli relativi le aree verdi condominiali
Secondo quanto prevede la normativa vigente, rientrano nella detrazione prevista dal bonus verde gli interventi relativi a: sistemazione a verde di aree scoperte private di edifici esistenti, unità immobiliari, pertinenze, recinzioni, impianti di irrigazione e realizzazione pozzi. E anche la realizzazione di coperture a verde e giardini pensili
La classificazione è stata però integrata da alcune specifiche, cioè che le opere realizzate devono riguardare la totale trasformazione dell’area interessata con la completa risistemazione a verde ovvero l’oggettiva riqualificazione di aree verdi appartenenti a immobili già esistenti. Per questo motivo sono esclusi, ad esempio, i giardini e le aree a verde degli edifici in costruzione
Inoltre, l’Agenzia delle entrate con la circolare 28/2022 indica che sono esclusi dall’agevolazione i lavori di manutenzione ordinaria periodica non legata a un intervento di reale rinnovamento o di profonda modificazione dell’area verde. Esclusi anche i lavori in economia, non escludendo con ciò che il contribuente possa rivolgersi a fornitori diversi per l’acquisto di piante e per la realizzazione dell’intervento
Infine, viene chiarito che l’acquisto di fioriere e l’allestimento a verde di balconi e terrazzi rientrano nell’agevolazione soltanto se riferibili a un intervento permanente e innovativo di un immobile residenziale. Sono comprese nel bonus verde anche le spese sostenute per la progettazione e la manutenzione dell’area verde oggetto di riqualificazione
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