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Rinvio apertura scuole nel Cilento, il sottosegretario Sasso: “Indecenza e abuso”

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In molti Comuni, da Centola ad Agropoli a Capaccio Paestum, sono state emesse ordinanze per rinviare l’inizio delle lezioni perché non si è provveduto a sanificare i locali degli istituti, perché ci sono troppi turisti e non si riesce a regolare la viabilità o perché le temperature sono troppo alte.

Un’indecenza, un abuso che il ministero dell’Istruzione deve immediatamente stigmatizzare e scongiurare con tutti gli strumenti in suo possesso”.

Il sottosegretario del Ministero dell’Istruzione, Rossano Sasso, si scaglia contro la decisione di alcuni sindaci cilentani (rispettivamente di Camerota, Pisciotta, Centola, Agropoli) che hanno deciso di rinviare l’apertura delle scuole.

Sasso definisce le motivazioni esposte dai primi cittadini relative alle ordinanze emesse di rinvio dell’apertura delle scuole cittadine “risibili”. “Sarebbe interessante capire, aggiunge il Sottosegretario, come questi signori abbiano trascorso l’estate, visto che non sono stati in grado di programmare banali attività in vista dell’inizio dell’anno scolastico“.

Sasso, poi, aggiunge: “Il ministero dell’Istruzione ha formalmente sollecitato l’Ufficio scolastico regionale della Campania e il prefetto di Salerno a garantire il regolare avvio dell’anno scolastico. Contestualmente, anche l’Avvocatura dello Stato, aggiunge il Sottosegretario del Ministero dell’Istruzione, è stata messa al corrente di quanto si sta verificando nei Comuni coinvolti.

La politica tutta, senza alcuna distinzione, dovrebbe censurare duramente il comportamento di questi improvvidi primi cittadini, che stanno negando a migliaia di studenti e di famiglie il diritto costituzionale all’istruzione”.

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