Prima di tutto occorre sapere che il pacchetto della Commissione deve essere approvato dal Consiglio Ue e poi recepito dagli Stati membri. Sarà quindi, con tutta probabilità, il governo che uscirà dalle elezioni del 25 settembre l’incaricato a occuparsi della questione. Si prospetta un taglio dei consumi giornalieri di energia elettrica del 5% nelle ore di punta
Vanno ancora stabilite, però, le fasce orarie in cui scatterà la riduzione della potenza erogata attraverso i contatori di nuova generazione. Stando ai dati di Terna, le ore di picco sono tra le 9 e le 12 del mattino. In inverno è invece possibile una laggera anticipazione per via del buio. Ora la potenza per le utenze domestiche è di 3 kilowatt mamolti contratti prevedono un margine di flessibilità del 10% che permette di arrivare a 3,3 kilowatt. Se la riduzione della potenza fosse del 5%, si tratterebbe di 0,15 kilowatt in meno
Per avere risultati significativi, la riduzione della potenza dovrebbe essere però più alta. In questo scenario è quindi fondamentale capire quali siano gli elettrodomestici che richiedono più energia. Tra questi ci sono, ad esempio, forni, phon, lavatrici e lavastoviglie oltre che ferri da stiro e stufe elettriche
Da precisare che i consumi possono variare molto anche in base al modo e alle tempistiche di utilizzo dei singoli elettrodomestici. Inoltre, maggiore è la classe energetica, minore è l’impatto dell’uso dei dispositivi sui contatori elettrici
Secondo una classifica stilata da Selectra alcuni mesi fa, tra i più energivori ci sono la stufa elettrica, il bollitore elettrico e il phon. Consumano molto anche la friggitrice ad aria e la piastra per capelli, oltre che l’asciugatrice. Secondo altre indagini, grandi consumi sono poi legati al frigo, perché rimane sempre acceso
Il frigorifero non può essere staccato ma altri elettrodomestici sì, ed è quindi importante farlo. La ragione è spiegata in un report di eERG, gruppo di ricerca sull’efficienza negli usi finali dell’energia. “Secondo misurazioni fatte recentemente in oltre 1.300 abitazioni in Europa, il consumo medio degli apparecchi in standby è di circa 305 kWh per abitazione ogni anno, l’equivalente dell’11% del consumo complessivo di elettricità di una casa”