Ecco il racconto dei soccorritori: “Voliamo per strada, in pochi minuti siamo lì. Nel tragitto si avverte un silenzio fatto di paura e tensione. Arrivati sul posto capiamo, che, nonostante, il bambino sia da poco ritornato da un nosocomio la situazione non è tranquilla.
Il medico dell’equipaggio dell’ ambulanza Ciro Senatore (infermiere Riccardo Fratti e l’autista Andrea Villaricca), dopo aver visitato il neonato e ascoltato la descrizione degli eventi dai genitori, si mette in contatto con la centrale del 118 e si fa autorizzare per un trasporto in emergenza all’ospedale di Cava dei Tirreni al reparto di pediatria.
Una volta in ambulanza direzione Cava, all’altezza di Capo d’ Orso l’ infermiere che monitorava il neonato ci chiede di fermarci perché il piccolo è in arresto respiratorio. Il medico e l’infermiere eseguono una ventilazione polmonare al bimbo che dopo 3 minuti interminabili riprende a respirare.
Nel frattempo le grida e le lacrime della mamma del piccolo straziano il cuore. L’ambulanza riparte. Arriviamo a Vietri, proprio mentre la strada si fa più dritta e scorrevole il piccolo accusa una nuova crisi. L’ infermiere inizia un massaggio cardiopolmonare.
Quei pochi km che ci dividono dall’ospedale sembrano infiniti mentre si continua con il massaggio cardiaco. Arrivati al pronto soccorso tutti erano già pronti per continuare con la rianimazione. Il bambino riprende colorito e respirazione.