Ha preso vita sotto il Comune di Salerno la manifestazione di protesta degli ambulanti per la mancata autorizzazione della Fiera di San Matteo e le problematiche relative ai mercati.
Sulla questione è intervenuta anche la consigliera di opposizione Claudia Pecoraro che scrive: Ieri in Commissione Annona e Turismo ho sollecitato i Colleghi e le Colleghe a prendere una posizione netta su quanto sta accadendo i questi giorni a danno degli ambulanti.
La giustificazione addotta dall’Amministrazione Comunale per negare lo spazio agli stand fieristici, dimostra mancanza di praticità amministrativa e di volontà politica.
In astratto comprensibile la valutazione di inappropriatezza dello svolgimento dell’evento anche per la giornata del 25 c.m., giorno della tornata elettorale, non è data capire la ragione per il diniego alla Fiera, tutta.
Se questo fosse stato, infatti, il reale problema, sarebbe bastato autorizzare per meno giorni!
Così ieri ho avanzato in Commissione due proposte:
a) consentire la Fiera con una contrazione di giorni 20/22 o 21/23;
b) garantirne lo svolgimento nel fine settimana successiva.
Le mie proposte hanno trovato il favore della Commissione, ma il Comune ha detto NO!
L’ANVA Confesercenti ha presentato infatti la richiesta, rimodulando i giorni, ma neanche questo è stato concesso.
Non possiamo pensare che tutto proceda come sempre, e negare agli ambulanti un momento che per loro significherebbe tirare un piccolo sospiro di sollievo in un momento in cui, dopo il COVID, il caro-bollette e l’aumento delle materie prime metteranno letteralmente in ginocchio centinaia di attività.
In questo momento di estrema difficoltà economica per il Paese, la politica ha il dovere e l’obbligo di piegarsi ai bisogni delle persone, di sostenere i lavoratori, dietro cui esistono le famiglie.
Se la Politica non comprende che ora deve cedere il passo agli interessi superiori della cittadinanza e della sopravvivenza dignitosa di interi gruppi familiari, quella Politica non merita di mantenere il potere, perché slegata dalla realtà, come la Regina Maria Antonietta d’Asburgo-Lorena, che mangiava brioche mentre il popolo moriva di fame.