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Cinema: all’International Cilento Film Festival la proiezione di “Bocche Inutili”

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La tragedia delle donne durante l’Olocausto riporta l’attenzione sulla condizione femminile nelle guerre tuttora in corso. La seconda edizione dell’International Cilento film Festival ha assegnato il Gran Premio della Giuria Melograno 2022 al film Bocche Inutili di Claudio Uberti – Wellsee Produzione. Una pellicola dura che ha il merito di aver riportato alla memoria un periodo storico ma soprattutto mettendo l’accento sulla condizione femminile nel periodo della Shoah, rapportandolo al dolore e al tentativo di preservare la propria dignità. Un tema quanto mai attuale visto il periodo che stiamo vivendo.

“Siamo onorati e felici di ricevere un premio così prestigioso all’interno dell’International Cilento Film Festival e dedichiamo questo premio al cast, alla troupe e a tutti coloro che hanno contribuito a fare questo film mettendo il cuore e l’anima”, ha detto la produttrice Annalisa Castronuovo per Wellsee, “Ringraziamo l’International Cilento Film Festival perché il premio è importante soprattutto per il valore della memoria, che va sempre preservata e custodita e che è la motivazione principale per cui il regista e la Produzione hanno deciso di fare il Film. Un film difficile ma anche necessario”.

Quest’anno le opere in concorso sono state circa 1360 provenienti da 42 Nazioni differenti

“La molteplicità delle opere, ha dichiarato Claudio Paffetti, attore e presidente di Giuria della seconda edizione dell’International Cilento Film Festival, “ha messo la giuria in seria difficoltà perché erano molte le opere meritevoli ma alla fine la Giuria ha fatto una scelta legata alla qualità e alla tematica affrontata. Siamo arrivati a scegliere Bocche Inutili. Un film di altissimo livello proprio come Regina che fu scelto lo scorso anno.

Bocche Inutili è un lungometraggio che ci fa rivivere una parte della Storia davvero terribile come la Shoah vista in maniera inedita dal punto di vista femminile. Il film è intenso, dolce e amaro allo stesso tempo. Capace di far emozionare e di commuovere con grande facilità. Il film affascina anche per la sua fotografia, mai banale e sempre adeguata del maestro Nino Celeste. Da sottolineare la magistrale interpretazione della protagonista Margot Sikabonyi

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