All’indomani della pubblicazione in Gazzetta ufficiale del testo attuativo della misura, dunque, scatterà la chance di ottenere il bonus per chi ha redditi dai 35mila euro in giù.
Il bonus –
L’Indennità da 200 euro, che potrà esser richiesta da domani, è stata introdotta per alleviare gli effetti dell’impennata dell’inflazione
nel nostro Paese, raggiungendo cosi la platea degli occupati indipendenti che, nell’anno d’imposta 2021, hanno registrato un reddito complessivo inferiore ai 35.000 euro (complessivamente, si stima che si tratti di almeno 3 milioni di potenziali beneficiari).
La settimana scorsa, inoltre, l’Adepp, l’Associazione delle Casse previdenziali private, vista la novità del decreto Aiuti ter approvato nell’ultimo Consiglio dei Ministri, che stabilisce un bonus aggiuntivo di 150 euro per i liberi professionisti con redditi dai 20.000 euro in giù percepiti nel 2021, ha fatto sapere che gli Enti “sono pronti ad aggiornare la procedura informatica allestita per la richiesta” del sussidio da 200 euro, “tenendo conto del doppio ‘tetto’ reddituale dei potenziali aventi diritto”.
Come si richiede –
Per presentare la domanda è necessario seguire la procedura telematica messa a disposizione dall’Ente pensionistico di riferimento aderente all’Associazione delle case previdenziali private (Adepp). Basterà accedere alla propria posizione personale sul sito, utilizzando codice meccanico e pin, e allegando una copia di un documento d’identità e del codice fiscale. Non sono ammesse richieste in forma cartacea o in qualsiasi altra modalità. C’è tempo fino al 30 novembre
e a chi ha dichiarato un reddito pari o inferire a 20mila euro verrà aggiunto un ulteriore bonus di 150 euro
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Chi può presentare la domanda –
Per accedere all’indennità bisogna “aver effettuato, entro la data di entrata in vigore del Decreto (18/5/2022), almeno un versamento, totale e parziale, per la contribuzione dovuta con competenza a decorrere dall’anno 2020”. Sono esclusi “gli iscritti alla Cassa già pensionati con decorrenza antecedente al 30 giugno”, dato che avevano già beneficiato del bonus, “e i colleghi iscritti contemporaneamente ad una gestione previdenziale Inps”