L’attesa è finita, dunque, e iniziano a piovere i primi dati dei sondaggi e degli exit poll (o trend poll) all’uscita dei seggi. Un’analisi nell’immediatezza dell’apertura delle urne che restituisce un netto vantaggio della coalizione di centrodestra a guida Fratelli d’Italia su tutte le altre realtà in lizza con un recupero di consensi nelle ultime settimane del Movimento Cinque Stelle rispetto al Pd a guida di una coalizione di centrosinistra e rispetto a un terzo polo che comunque raggiunge un risultato significativo.
Uno scenario che necessita di essere declinato su base territoriale, stante i collegi uninominali in cui è stato diviso il paese, in cui vince il candidato che ha ottenuto anche solo un voto in più dell’avversario. Uno scrutinio, quello dei collegi delle singole province, che potrà essere seguito in tempo reale grazie ai dati del Viminale e che in nottata restituirà i primi eletti nel nuovo parlamento, in attesa di capire l’esito dei voti di lista per il proporzionale.
Tante sono le incognite che si scioglieranno con il passare delle ore. Fra queste l’entità del successo del centrodestra, che ambisce ad ottenere i due terzi dei seggi per procedere a una riforma istituzionale in senso presidenziale o semipresidenziale e il raggiungimento della soglia di sbarramento del 3 per cento su base nazionale dei partiti minori, senza la quale gli stessi non concorrerebbero alla ripartizione dei seggi su base proporzionale.
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