“In un piano di volo si individua una meta, si traccia la rotta e si prepara la partenza. È così che prende forma ogni viaggio. Proprio come un programma di governo”, si legge nella premessa del programma di Fdi – intitolato “Pronti a risollevare l’Italia – che propone “il piano di volo” con cui “Fratelli d’Italia e Giorgia Meloni intendono affrontare il viaggio che il movimento dei patrioti e dei conservatori italiani compirà una volta al governo della Nazione”. In un passaggio si legge che “la storia da cui prende le mosse questo viaggio è raccontata dall’identità culturale e dall’impegno patriottico che hanno sempre caratterizzato le battaglie di Fratelli d’Italia per riscattare l’Italia da anni di malgoverno della sinistra. Oggi come ieri, siamo determinati a non arrenderci al declino economico, sociale, culturale e politico della Nazione”.
I 25 punti del programma di Fratelli d’Italia
Nel programma di Fratelli d’Italia sono elencati 25 punti: “Sostegno alla natalità e alla famiglia”; “efficiente utilizzo di risorse Pnrr e fondi europei”; “fisco più equo e difesa del potere d’acquisto degli italiani”; “sostenere il sistema imprenditoriale italiano”; “made in Italy e orgoglio italiano”; “Sostenere la dignità del lavoro”; “Largo ai giovani”; “Rilanciare la scuola, l’università e la ricerca”; “Per un vero Stato sociale che non dimentichi nessuno”; “Il diritto a una vecchiaia serena”; “Una sanità al servizio della persona”; “A difesa della libertà e della dignità di ognuno”; “Cultura e bellezza, il nostro Rinascimento”; “Il turismo e la nostra crescita felice”; “Agroalimentare pilastro del sistema Italia”; “A difesa dell’ambiente e della natura”; “Energia pulita, sicura e a costi sostenibili”; “Ripartire da investimenti e infrastrutture; Trasporti per un’Italia più veloce, più collegata, più smart”; “Sud opportunità di crescita per l’Italia”; “Fermare l’immigrazione illegale e restituire sicurezza ai cittadini”; Una giustizia giusta e celere, per cittadini e imprese”; “Diamo Credito a famiglie e imprese”; “Presidenzialismo, stabilità di governo e Stato efficiente”; “Italia protagonista in Europa e nel mondo”.
“No tasse sui primi 100mila euro per acquisto prima casa”
Il primo punto del programma di Fratelli d’Italia è il sostegno alla natalità e alla famiglia, tra le ricette “la progressiva introduzione del quoziente familiare, cioè di un sistema di tassazione che tenga conto del numero dei componenti del nucleo familiare”. Ed ancora: “L’aumento degli importi per l’assegno unico e universale: fino a 300 euro al mese per il primo anno di ogni figlio, fino a 260 euro dal secondo anno di vita fino ai 18 anni e mantenimento dell’attuale assegno fino a 21 anni”.
Tra le proposte avanzate dal partito della Meloni anche quelle riguardanti sulla casa. Occorre – si legge nel documento – “destinare maggiori risorse al Fondo di garanzia per l’acquisto della prima casa per le giovani coppie di lavoratori precari. No a nuove tasse sulla prima casa e zero tasse sui primi 100mila euro per l’acquisto della prima casa.
La dimora della famiglia deve essere un bene non aggredibile: impignorabilità della prima casa, salvo i casi di mancato pagamento del mutuo ipotecario, e a patto di essere in regola con gli obblighi condominiali. Tutela della proprietà privata e sgombero immediato delle occupazioni senza titolo”.
“Serve un mirato aggiornamento del Pnrr”
L’obiettivo di Fdi è arrivare ad un “mirato aggiornamento del Pnrr alla luce della crisi scaturita dal conflitto in Ucraina e dall’aumento dei prezzi delle materie prime, rimodulando le risorse interamente italiane del “Fondo complementare” e, per le risorse europee, proponendo alla Commissione di operare modifiche specifiche nei limiti di quanto stabilito dall’art.21 del Regolamento europeo sul Next Generation Eu”. “L’obiettivo è destinare maggiori risorse all’approvvigionamento e alla sicurezza energetici, liberare l’Italia e l’Europa dalla dipendenza dal gas russo, e mettere al riparo la popolazione e il tessuto produttivo da razionamenti e aumenti dei prezzi”, si legge nel programma di Fdi al secondo punto riguardante l’uso dei fondi del Pnrr.
“L’Italia – si legge – ha una collocazione geografica che le permette di convogliare le ingenti fonti di approvvigionamento energetico primarie che vengono dal Nord Africa e dall’est del Mediterraneo, diventando un vero e proprio hub strategico: è interesse di tutta l’Unione diversificare il più possibile le linee di approvvigionamento per affrancarsi dalla dipendenza russa. Anche per questo motivo il Pnrr va ricalibrato alla luce dei nuovi scenari geopolitici”.
“Saldo e stralcio cartelle fino 3mila euro”
Fratelli d’Italia propone poi un patto fiscale per il Paese. È quanto si legge nel programma visionato dall’Agi. “Ridurre la pressione fiscale su imprese e famiglie attraverso una riforma all’insegna dell’equità: riforma dell’Irpef con progressiva introduzione del quoziente familiare; estensione della flat tax per le partite Iva fino a 100mila euro di fatturato; introduzione della flat tax sull’incremento di reddito rispetto alle annualità precedenti, con la prospettiva di un ulteriore ampliamento per famiglie e imprese; progressiva eliminazione dell’Irap e razionalizzazione dei micro-tributi. Basta – si sottolinea in un passaggio – con la miope politica dei bonus, da sostituire con misure stabili e durature”.
Inoltre: “Garantire un fisco equo e non vessatorio partendo da un accordo Fisco-contribuente per il pregresso”. Per le cartelle in essere si spiega: “‘Saldo e stralcio’ fino a 3mila euro per le persone in difficoltà e, per importi superiori, pagamento dell’intera imposta maggiorata del 5% in sostituzione di sanzioni e interessi, e rateizzazione automatica in 10 anni. Per le situazioni che precedono la cartella esattoriale, la “Tregua fiscale” con la formula del 5+5: imposta definita attraverso una interlocuzione con l’Amministrazione finanziaria, sanzione forfettaria al 5% e rateizzazione automatica in 5 anni”.
sei appena ridiventata una pubblica amministratrice (ricordiamo che non sei per niente vergine ma che hai fatto parte dell’esecutivo del berlusca dal 2001 al 2005) e parli già come una consumata politicante: tutte cose vaghe!!!!!! io sono astensionista e credo che tu sia una emerita testa di cazzo ….. però, non c’è limite al peggio per cui governa pure finchè il tuo amichetto salvini, al quale il culo brucia di brutto, non ti scaricherà!!!! se per allora avrai almeno ri-commissariato la sanità campana, togliendola dalle grinfie di sto matto di sceriffo che ci sta distruggendo, almeno una cosa buona l’avrai fatta!
bisognerà vedere con quali soldi fare tutto ciò.. se si farà.
Ora ci vorrebbe un grande atto di coraggio e di responsabilità politica da parte di Giorgia Meloni: eliminare subito la fiamma tricolore dal simbolo del primo partito d’Italia. Altrimenti ne verrebbe legittimata ogni sorta di guerra civile in questo nostro disgraziato Paese.