Più di 160 eventi a ingresso gratuito su prenotazione, tra presentazioni di novità editoriali, incontri con artisti, convegni, laboratori performativi, lezioni mirate e inediti percorsi tematici, in programma a Napoli dal 29 settembre al 2 ottobre negli spazi del Palazzo Reale e della Biblioteca Nazionale.
Finanziata dalla Regione Campania, la rassegna, che è organizzata dalla Fondazione Campania dei Festival, presieduta da Alessandro Barbano e diretta da Ruggero Cappuccio e dalla Fondazione Guida alla Cultura presieduta da Diego Guida. La cura editoriale del nuovo evento è stata affidata al filosofo e docente universitario Massimo Adinolfi. Una scelta che assume un importante significato, a testimoniare la naturale multidisciplinarità della cultura e del Campania Libri in particolare. Un Festival che ha per tema “l’esercizio di ascolto e di lettura a cui ci invita il libro” e le modalità presenti e future di fruizione, riproposizione e attenzione dell’oggetto libro. Per “prestare o dare ascolto, rivolgersi a ciò che merita o cattura attenzione, fare esercizio di sensibilità e rispetto, ma anche cercare nei suoni, nelle voci, nei rumori il ritmo stesso della vita e il respiro della parola”, come scrive nel Manifesto programmatico lo stesso Adinolfi.
Quattro le aree tematiche, caratterizzate, in stile Kieslowski, da altrettanti colori: giallo, verde, rosso e blu, per ascoltare le voci dal mondo, il brusio della natura, chi va e chi resta, le parole dell’altro. Per scrivere insieme un nuovo capitolo, come da inequivocabile slogan. Per provare a creare, in un Paese spesso incapace di fare squadra, preziose collaborazioni.
Come quella con il Premio Elsa Morante Spin Off, il cui programma è stato già annunciato e che ha una madrina d’eccezione come Dacia Maraini, e poi con il Premio Napoli, il Premio Cimitile e il Premio Serao, ma anche insieme ad alcuni dei principali istituti di cultura stranieri (il Goethe-Institut Neapel, l’Instituto Cervantes de Nápoles, l’Institut Français de Naples), al Circulo de Bellas Artes de Madrid e a Multipli Forti-Voci dalla narrativa italiana contemporanea, iniziativa diretta da Marida Gaeta, promossa dall’Istituto di Cultura di New York e realizzata con la Fuis, la Federazione Unitaria Italiana Scrittori.
Non meno significativo è il patrocinio con il Cur, il Comitato interuniversitario regionale, costituito dai 7 rettori delle università campane, dal presidente della Giunta regionale o da un suo delegato e da alcuni rappresentanti degli studenti, e l’intesa con la Notte Europea dei Ricercatori, evento realizzato in collaborazione con l’Università degli studi di Napoli Federico II. E a proposito di notte, va ricordata anche la collaborazione con la rassegna “Un libro sotto le stelle”, percorso letterario a bordo del traghetto Acquarius da Salerno a Procida al quale ha partecipato la Fondazione Campania dei Festival.
E a proposito, invece, di Salerno, nasce una straordinaria sinergia con un altro Festival del territorio campano: il Salerno Letteratura Festival, con cui si darà vita al progetto di lettura nelle scuole a cura dell’Associazione Duna di Sale Il libro si fa in quattro.
“Questo progetto ci vede coinvolti per la prima volta in una azione con le scuole su scala regionale, e siamo molto grati a Fondazione Campania dei Festival per avercene dato l’opportunità – spiega la presidente di Duna di Sale Daria Limatola– Il libro si fa in quattro rende gli studenti protagonisti nella gestione del processo di realizzazione di un libro: editing, grafica, marketing, ufficio stampa. Il tutto parte dal testo scritto ovviamente, e dalla collaborazione indispensabile con Biancoenero Edizioni, una casa editrice per ragazzi di cui condividiamo appieno finalità e valori”.
Il libro si fa in quattro verrà illustrato agli addetti ai lavori il 29 settembre allo spazio Colapesce dalle ore 15 e, al pubblico, il 1 ottobre alle 14.30 presso lo spazio Sibilla. Con Daria Limatola ci saranno Fabrizio Casa, autore di Antipodi (Biancoenero 2022) presentato in anteprima nazionale e Anna Chiara Sabatino, docente di linguaggi audiovisivi presso il Dipartimento di Scienze Politiche e della Comunicazione all’Università di Salerno, che curerà una delle fasi del progetto.
Ci possono essere tanti modi per avvicinare i ragazzi alla lettura. Senz’altro far loro scoprire in cosa consista il processo di realizzazione e commercializzazione di un libro offre loro l’opportunità di fare un’esperienza diretta, che può essere un’occasione diversa, divertente e utile per avvicinarli al mondo dei libri. Il progetto presentato si divide in quattro fasi, interconnesse tra loro che si possono svolgere anche in parallelo e che costituiscono le tappe base per la realizzazione di un libro, dalla prima bozza del testo, alla messa in vendita in libreria.
Biancoenero è una casa editrice indipendente nata a Roma nel 2005. Lavora da sempre al progetto Alta Leggibilità, per avvicinare ai libri tutti i ragazzi, anche quelli che hanno difficoltà di lettura. Dislessici, non madre lingua, lettori riluttanti, hanno bisogno più degli altri della verifica dell’effettiva leggibilità e chiarezza. Ecco perché Biancoenero, con la collaborazione di terapisti ed esperti, ha individuato precisi criteri linguistici e tipografici per rendere la lettura più accessibile a tutti, senza rinunciare alla qualità della narrazione e dei contenuti.