Nel corso della riunione è stata esaminata la situazione della sicurezza e dell’ordine pubblico nel territorio del comune capoluogo dove, come è stato ribadito, non si segnalano episodi di rilievo o comunque tali da destare allarme, non registrandosi nella città di Salerno un incremento dei reati in genere e in particolare predatori. L’attenzione dei presenti si è appuntata sui fenomeni di degrado urbano legati alla “movida notturna”, che si svolge perlopiù nei fine settimana, e di abusivismo commerciale da parte dei venditori ambulanti, nonché sullo spaccio di sostanze stupefacenti, in particolare nelle zone del lungomare e del centro storico.
I convenuti hanno fornito, inoltre, importanti contributi in ordine alle azioni da mettere in campo per affrontare in maniera congiunta la presenza di prostituzione in talune zone periferiche della città, la lotta ai parcheggiatori abusivi e, soprattutto, il contrasto, attraverso sia attività di prevenzione sia di repressione, allo spaccio di droghe. Nel corso della riunione è stato ribadito da parte di tutti il massimo impegno a presidiare il territorio con interventi mirati e congiunti, in considerazione dell’importanza di favorire il rispetto della legalità in senso ampio e di migliorare gli standard di sicurezza per tutti
cittadini.
Il sistema di videosorveglianza della città di Salerno sarà implementato anche grazie al progetto finanziato dal Ministero dell’Interno; al riguardo, gli uffici della Questura e quelli del Comune, nei prossimi giorni, si confronteranno per rendere ancor più performante l’impianto, valutando l’eventuale riposizionamento di alcune telecamere per concentrarle soprattutto nei punti “nevralgici” del territorio.
Il Prefetto Russo, nel segnalare l’importanza dell’odierno incontro per le problematiche affrontate, ha evidenziato la necessità di procedere congiuntamente, anche attraverso appositi tavoli tecnici composti da Prefettura, Forze di Polizia e Comune, all’individuazione delle zone della città in cui estendere ilcosiddetto Daspo urbano, per consentire che le conseguenti attività di monitoraggio e di programmazione degli interventi da parte delle Forze dell’Ordine
possano essere tempestive, capillari ed efficaci.
Ancora chiacchiere!! Ma quando si comincia con i fatti?