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Violenta rapina in una tabaccheria di Afragola con fucili, calci e pugni

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Una violenta rapina nel cuore di Afragola contro un tabaccaio: il tutto ripreso dalle telecamere di videosorveglianza interne alla tabaccheria. Il tutto è avvenuto nella mattina del 28 settembre, in via Giovanni Amendola, attorno alle 7: i rapinatori, cinque persone, sono poi fuggiti con il bottino, mentre il tabaccaio è rimasto ferito. Sulla vicenda indagano ora le forze dell’ordine di Afragola, anche se al momento gli autori della rapina non sono ancora stati identificati, visto che hanno agito a volto coperto.

Dalle immagini si vede chiaramente l’irruzione nel locale, con uno dei rapinatori che punta un fucile contro il tabaccaio, mentre altri due scavalcano il bancone e iniziano a pestarlo. Il resto del gruppo butta in un grosso sacco di tela tutto ciò che era rubabile: gratta e vinci, sigarette, soldi. Il tutto è durato poco più di due minuti, come si evince dal video. I rapinatori, dopo aver preso tutto quello che potevano, sono scappati all’esterno, lasciando il titolare della tabaccheria ferito alla testa per i colpi subiti.

Rapina di Afragola, tabaccaio ferito

Secondo una ricostruzione dei carabinieri della sezione radiomobile della compagnia di Casoria e dei militari della locale stazione, intervenuti a, nessun colpo d’arma da fuoco è stato esploso ma durante la rapina il titolare dell’attività è stato e colpito alla testa con il calciolo di un’arma. Indagini in corso da parte dei Carabinieri che nel pomeriggio durante una serie di perquisizioni nel rione Salicelle hanno rinvenuto e sequestrato in un seminterrato una pistola scacciacani k-italy calibro 8, priva di tappo rosso e completa di serbatoio vuoto e un fucile a canna mozza Benelli. In un vano tecnico di un ascensore rinvenuti e sequestrati diversi capi d’abbigliamento.

I precedenti nell’hinterland partenopeo

Non è la prima volta che una rapina del genere si verifica nell’hinterland di Napoli o alle sue porte. Anche se spesso i ladri preferiscono agire di notte (come ad esempio nel caso del ristorante Confini di Pozzuoli), il caso più emblematico resta quello di Casavatore, quando i rapinatori non esitarono a puntare fucili e kalashnikov contro i clienti, compreso un bambino seduto al tavolo con i propri genitori: immagini che anche in quel caso fecero rapidamente il giro d’Italia proprio per la crudezza mostrata da parte dei rapinatori, che non ebbero esitazioni a puntare un’arma contro il piccolo.

Fonte: Fanpage

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