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Crescent, i giudici di Cassazione: “Confisca impossibile, inutile impugnare assoluzioni”

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Sono state rese note le motivazioni della sentenza che dovrebbe aver chiuso definitivamente la vicenda del Crescent di Salerno.

Flop – titola, in prima pagina, il quotidiano “La Città” oggi in edicola – della Procura: «La confisca era impossibile»

Ricorsi generici, calcoli errati riguardo la prescrizione. Ma soprattutto reati prescritti. Anche quelli di lottizzazione abusiva che potrebbero, a detta dei giudici della Corte di Cassazione, giustificare l’ammissibilità delle motivazioni di ricorso per la confisca del bene.

Nella lunga sentenza i giudici motivano con un dettagliato e preciso elenco di date tutti i termini in cui la prescrizione sarebbe stata sospesa anche per esigenze legate all’emergenza sanitaria da Covid. E i conti, per loro, tornano tutti. Insomma, la sensazione è che il cane si morda la coda.

«L’interesse ad impugnare, secondo il ricorrente – si legge ancora nelle 38 pagine, in riferimento al ricorso del procuratore generale – consisterebbe nel poter ottenere una sentenza di prescrizione anziché con le formule pronunciate di assoluzione e la confisca dell’area».

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