“È necessario risalire a luglio 1983, quando registrarono una variazione tendenziale del +12,2%, per trovare una crescita dei prezzi, su base annua, superiore a quella di settembre 2022 (+11,1%)“, spiega l’Istat, sottolineando che l’ulteriore accelerazione inflattiva si deve soprattutto ai prezzi degli alimentari (da +10,1% di agosto a +11,5%) e a quelli dei servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona (da +4,6% a +5,7%).
Pur rallentando di poco, continuano a crescere in misura molto ampia – come riporta il sito web tgcom24.mediaset.it – gli energetici (da +44,9% a +44,5%) sia regolamentati (+ 47,7%), sia non regolamentati (+41,2%).