BONUS TRASPORTI – Si tratta di una misura messa in campo per aiutare le famiglie italiane a sostenere il costo dei trasporti, e destinata a quindi ai lavoratori ma anche agli studenti che tutti i giorni si spostano verso scuole e università con i mezzi pubblici. È un buono da utilizzare per l’acquisto di abbonamenti per i servizi di trasporto pubblico locale, regionale e interregionale e per i servizi di trasporto ferroviario nazionale
BONUS TRASPORTI/2 – Il valore del Bonus trasporti è pari al 100% della spesa da sostenere per l’acquisto dell’abbonamento entro il 31 dicembre 2022 e, comunque, non può superare l’importo massimo di 60 euro. Il buono viene riconosciuto alle persone fisiche che, nell’anno 2021, hanno conseguito un reddito complessivo non superiore a 35mila euro
BONUS TRASPORTI/3 – Il buono può essere richiesto anche per i mesi di ottobre, novembre e dicembre sulla piattaforma digitale dedicata (https://www.bonustrasporti.lavoro.gov.it/). Si può richiedere un solo buono, per sé stesso o per un figlio minore fiscalmente a carico. I figli maggiorenni, anche se fiscalmente a carico, devono invece provvedere autonomamente alla richiesta del buono
BONUS CULTURA – C’è tempo invece fino al 28 febbraio 2023 per utilizzare il Bonus cultura, che i ragazzi nati nel 2003 hanno potuto chiedere fino al 31 agosto. Si tratta quindi di un’agevolazione per cui al momento non è più possibile fare domanda, per usufruirne bisogna esserne già titolari
BONUS CULTURA/2 – Il Bonus cultura è un buono dal valore di 500 euro utilizzabile per acquistare biglietti per cinema, teatri, concerti, eventi culturali, musei, monumenti e parchi archeologici, musica, libri, abbonamenti a quotidiani e periodici (anche in formato digitale), corsi di teatro, musica, danza e lingue straniere
BONUS CULTURA/3 – Il Bonus cultura si può usare anche per comprare su Amazon articoli come libri, eBook Kindle, audiolibri, CD, vinili e DVD: bisogna però avere un account con un metodo di pagamento valido. Prima di convertire il buono in codici Amazon è necessario anche verificare che il prodotto oggetto dell’acquisto sia tra quelli che rientrano nella lista dei beneficiari del bonus
BONUS INTERNET – Non risulta ancora operativo, ma dovrebbe arrivare. Il Bonus internet veloce è uno degli strumenti previsti dal governo per sviluppare una maggiore diffusione della banda larga in Italia. Rivolto alle famiglie, e quindi utile anche per gli studenti, ha l’obiettivo di favorire l’attivazione di servizi ad almeno 30 Mbps di velocità massima in download
BONUS INTERNET/2 – La misura dovrebbe consistere in un voucher da 300 euro per nucleo familiare, utilizzabile per avere uno sconto sul prezzo di attivazione del contratto o sull’importo dei canoni di erogazione da corrispondere al fornitore. Il Bonus internet non dovrebbe essere legato al reddito basso o a un Isee che ricade sotto una certa soglia: le famiglie potranno usarlo nel caso in cui non dispongano di alcun servizio di connettività oppure a fronte del passaggio da servizi con connettività inferiore a 30 Mbps a servizi con connettività ad almeno 30 Mbps
BORSE DI STUDIO SUPERMEDIA – Sono invece un’iniziativa dell’Inps le borse di studio Supermedia, dedicato agli studenti delle scuole di primo e secondo grado. Il bando garantisce diverse borse di studio agli studenti meritevoli, che vanno da 700 a 1.300 euro di importo. Le richieste possono essere presentate fino al 12 ottobre 2022
BORSE DI STUDIO SUPERMEDIA/2 – ll bando è riservato ai figli o orfani ed equiparati di: iscritti alla Gestione Unitaria delle prestazioni creditizie e sociali; pensionati utenti della Gestione Dipendenti Pubblici; iscritti alla Gestione Assistenza Magistrale; dipendenti del Gruppo Poste Italiane SpA e dipendenti ex IPOST, nonché di pensionati già dipendenti del Gruppo Poste Italiane SpA e già dipendenti ex IPOST
BORSE DI STUDIO SUPERMEDIA/3 – Per distribuire le risorse, l’Inps creerà alcune graduatorie in cui darà la precedenza alle famiglie con Isee basso e a studenti orfani o portatori di handicap. La domanda deve essere effettuata presentando il modulo AS150 all’ente previdenziale, e tramite presentazione dell’Isee. In caso di comunicazioni volontariamente errate, possono essere applicate la revoca del bonus e diverse sanzioni