L’autorevole giuria, presieduta da Walter Ricciardi, accademico e consigliere scientifico del Ministro della Salute, ha eletto vincitori: Sofia Corradi, pedagogista romana, ispiratrice e sostenitrice del progetto di studi Erasmus (area Esperienze istituzionali); Guido Bertolaso, in rappresentanza degli ideatori e legislatori del Servizio civile universale istituito con la legge 6 marzo 2001, n. 64 (area Legislativa); Giancarlo Perego, in rappresentanza di Fondazione Near Onlus, attiva a Milano a fianco dei giovani sui fronti salute, lavoro e inclusione ed editrice del mensile Il Bullone, di cui Perego è direttore (area Esperienze buone pratiche); Laura Dalla Ragione, fondatrice e responsabile del Centro Disturbi del Comportamento Alimentare Residenza Palazzo Francisci, Todi, USL Umbria 1 (area Ricerca) e Claudio Gubitosi, ideatore del Giffoni Film Festival di Giffoni Valle Piana (Salerno) dedicato ai ragazzi (area Esperienze buone pratiche). Il direttore Gubitosi ha ricevuto il premio dalle mani dell’Assessore alle Politiche Sociali e alla Salute del Comune di Roma, Barbara Funari. Ad accompagnare Claudio Gubitosi, Davide Russo, responsabile delle relazioni istituzionali di Giffoni.
Presenti tantissimi rappresentanti delle istituzioni, del mondo della cultura e della scienza. Hanno partecipato, tra gli altri, alla cerimonia a Palazzo Spada il Segretario Generale del Consiglio di Stato, Sergio De Felice, il Presidente del Consiglio di Stato, Franco Frattini, il Presidente dell’Istituto Superiore di Sanità, Silvio Brusaferro, l’ex Presidente del Consiglio Superiore di Sanità Franco Locatelli, membro della giuria del Premio, il Giudice della Corte Costituzionale della Repubblica Italiana Filippo Patroni Griffi, il giornalista e autore Corrado Augias.
Il Presidente Aci, Angelo Sticchi Damiani, ha consegnato la targa del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella a Francesco De Sanctis, Presidente della Fondazione: “Il Premio – ha dichiarato De Sanctis – intende offrire un riconoscimento d’onore a particolari persone o comunità o enti che hanno impiegato le loro energie per costruire un migliore livello di salute della collettività, o, diversamente, per essersi attivati a rimuovere tutte quelle cause, da quelle ambientali a quelle sociali che rallentano il progredire del benessere psico-fisico dell’umanità”.
“In oltre cinquant’anni di attività – dichiara Claudio Gubitosi – ho ricevuto tanti premi e riconoscimenti di vario genere: tutti importanti e per i quali sono profondamente grato. Devo confessarvi, però, che l’onorificenza di ieri ha per me un rilievo ed un significato molto speciale. Per la prima volta, infatti, è stato ufficialmente, pubblicamente e direi anche istituzionalmente riconosciuto il valore di Giffoni per la salute sociale, l’impatto positivo che la mia idea ha avuto e ha tuttora sul benessere psicologico e fisico dei milioni di ragazzi e ragazze che fanno parte della nostra community. Giffoni fa bene alla salute: l’ho sempre detto e non mi stancherò mai di ripeterlo.
Questo dato di fatto è diventato particolarmente evidente negli ultimi due anni. Nel pieno della pandemia prima e della guerra in Ucraina poi, Giffoni non è mai venuta meno alla sua missione di stare vicino ai ragazzi ed io e il mio team ci siamo impegnati strenuamente per raggiungere i giovani nelle loro camere durante il lockdown e garantire loro condizioni di sicurezza durante il Festival che non si è mai fermato. Abbiamo continuato a regalare momenti di gioia, spensieratezza e serenità anche negli anni più difficili per la nostra società: tutto questo ha aiutato i nostri ragazzi e gli ha permesso di stare meglio, in tutti i sensi.
Mi piace pensare che il “Premio De Sanctis” ritirato ieri sia proprio una conferma di tutto questo, un riconoscimento pubblico e prestigiosissimo per l’impegno che da tanti anni porto avanti a favore delle nuove generazioni e gli importanti risultati ottenuti su questo fronte. Voglio ringraziare ancora una volta Gianni Letta, patron del Premio, la Commissione presieduta da Walter Ricciardi, accademico e consigliere scientifico del Ministro della Salute, che ha assegnato i premi e il caro amico Domenico De Masi che ha presentato e sostenuto la mia candidatura”.
Il senso e le ragioni del riconoscimento a Gubitosi e a Giffoni nell’intervento del professore Domenico De Masi che ha illustrato l’unicità di un’idea e come questa abbia trasformato il contesto su cui ha agito in oltre cinquant’anni di storia: “Mezzo secolo fa la modernizzazione del Mezzogiorno d’Italia era affidata ancora all’industria pesante – ha detto il professore De Masi – In questi stessi anni Claudio Gubitosi avviava un esperimento di sviluppo socio-economico basato sulla crescita culturale. Inizia così una straordinaria operazione di salute sociale unica nel suo genere.
Il nome di Gubitosi è fortemente legato al nome di Giffoni Valle Piana, suo paese d’origine, comune rurale di 12mila abitanti, in provincia di Salerno. Qui, nel 1971, viene dato vita al Giffoni Film Festival, ormai famoso in tutto il mondo. Protagonisti e giurati sono bambini e ragazzi provenienti da ogni parte d’Italia e del pianeta. Come ha certificato il registra Francois Truffaut, di tutti i festival cinematografici, e ce ne sono tantissimi, questo è il più necessario. L’internazionalità dell’evento si manifesta attraverso intense relazioni dei giurati con i più grandi autori del cinema mondiale. Ma non solo: attraverso il coinvolgimento di 35 Paesi l’idea di Giffoni è stata esportata in tutto il mondo.
Tanti i progetti che nel corso degli anni si sono affiancati all’idea del festival: Giffoni Innovation Hub, dedicato al mondo delle startup e dell’innovazione, Giffoni Opportunity legato alle possibilità di formazione e di inserimento professionale, Giffoni Digital Department, che intercetta la frontiera delle produzioni audiovisive di qualità. Sede e sintesi di tutto questo è la Giffoni Multimedia Valley, la più imponente struttura per la produzione, la formazione e l’innovazione, che offre a centinaia di persone la sede ideale per formarsi e impegnarsi professionalmente nei campi dello spettacolo, dalla scrittura alla regia, dell’organizzazione di eventi e della comunicazione.
A Giffoni, attraverso il festival e le iniziative ad esso collegate, si sono formate intere generazioni di ragazzi che hanno potuto passare in rassegna e giudicare il meglio del cinema mondiale, che hanno potuto discutere e confrontarsi sui problemi essenziali del nostro tempo con i più autorevoli testimoni della cultura, dello spettacolo, della politica, della società. Allo stesso tempo, questi testimoni hanno potuto entrare nel mondo delle nuove generazioni, apprezzandone valori e potenzialità. Questa originale e poliedrica opera culturale che è legata alla leadership carismatica e visionaria di Claudio Gubitosi, ha avuto una straordinaria ricaduta economica e di immagine sul territorio su cui interviene, facendo di Giffoni il paese che in mezzo secolo più e meglio è evoluto nel contesto meridionale”.
Il “Premio De Sanctis per la Salute Sociale” è stato istituito nel 2021, quando la Fondazione De Sanctis ha deciso di allargare l’attività del “Premio De Sanctis” – che dal 2009 promuove la letteratura e le iniziative culturali di rilievo italiane e internazionali – ad altre discipline finalizzate alla promozione della salute e del benessere della popolazione. Questo stesso obiettivo, infatti, nel 1878 aveva spinto Francesco De Sanctis, allora Ministro della Pubblica Istruzione, a introdurre nelle scuole la ginnastica educativa.
L’identificazione del perimetro della salute sociale come luogo d’azione dell’iniziativa trae spunto dalla Carta di Ottawa (1986) dell’Organizzazione Mondiale per la Sanità, laddove si afferma che: «La promozione della salute va al di là dell’assistenza sanitaria».
Un concetto di salute ampio, assimilabile a quello di welfare community, che apre la prospettiva allo sviluppo di modelli connessi con azioni e servizi di prossimità ad alto coinvolgimento sociale, capaci di garantire il miglioramento effettivo della qualità della vita dei membri della comunità locale di riferimento.
In quest’ottica, il “Premio per la Salute Sociale” individua ogni anno il miglior progetto realizzato nell’ambito di azioni e buone pratiche a beneficio di una migliore qualità della vita e della convivenza sociale di tutte le componenti di una comunità, a partire dalle fasce più deboli.
Mentre la prima edizione è stata dedicata al tema degli anziani, quest’anno il focus è sui giovani.
Presieduta da Walter Ricciardi, accademico e consigliere scientifico del Ministro della Salute, la giuria del Premio è composta da: Gianni Letta (patron del Premio), Franco Locatelli (accademico ed ex Presidente del Consiglio Superiore di Sanità), Cesare Fassari (direttore di Quotidiano Sanità), Roberto Burioni (professore ordinario di Microbiologia e Virologia), Maria Cristina Messa (ministro dell’Università e della Ricerca), Maria Chiara Carrozza (presidente Cnr), Luigi Ripamonti (responsabile editoriale Corriere Salute), Domenico De Masi (professore di Sociologia del lavoro), Maria Emilia Bonaccorso (caporedattore aggiunto Salute&Benessere di Ansa.it), Franco Pesaresi (redazione Prospettive Sociali e Sanitarie), Antonio Gaudioso (capo segreteria tecnica del ministro della Salute) e Daniela Minerva (responsabile pagine Salute di Repubblica).
L’evento è stato organizzato con il patrocinio di Egualia (Industrie Farmaci Accessibili) e in partnership con ABC Farmaceutici, Accord Healthcare, Baxter, EG-Stada, LFM – Laboratorio Farmacologico Milanese, Medac Pharma, Mylan-Viatris, Salf, Towa Pharmaceutical, Zentiva, Aci, Terna, L’Igiene Urbana Evolution, Gruppo Editoriale Athesis e Pro Format Comunicazione.
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