Il tenore salernitano ieri era presente nell’aula, al terzo piano della cittadella giudiziaria, dove doveva aprirsi l’udienza preliminare frutto dell’inchiesta della Guardia di finanza che, in cinque anni di serratissime indagini, è riuscita a ricostruire una gigantesca truffa messa in atto ai suoi danni facendo andare in fumo il suo patrimonio milionario.
L’ipotesi di reato contestata ai danni dei suoi consulenti finanziari e della loro segretaria è associazione per delinquere finalizzata alla truffa. L’udienza preliminare di ieri è durata pochi minuti: tutto slitta al prossimo 22 novembre a causa di un’omessa notifica.