“La Russia ha proceduto all’annessione di quattro regioni dell’Ucraina e minaccia l’uso di armi nucleari. Questi elementi potranno determinare una svolta diversa della Guerra e ci obbligano a intraprendere iniziative di pace”. Ad affermarlo il Governatore della Campania Vincenzo De Luca nel corso del suo consueto appuntamento settimanale.
“La Guerra non ha solo risvolti drammatici, sta avendo risvolti per la crisi energetica, sociale ed economica dei nostri Paesi. Abbiamo davanti mesi drammatici. L’Italia non deve essere un’appendice della Nato. Ci stiamo avviando verso una crisi sociale e ad un passo dalla Guerra Nucleare. L’Italia, oggi con il Governo ed i suoi partiti ha il dovere di dire al popolo quale è l’obiettivo che stiamo perseguendo e le conseguenze di questa scelta”.
Il Presidente rincara la dose e va a fondo: “Non è in discussione la nostra appartenenza chiara al campo occidentale – sottolinea De Luca – e non è in discussione la solidarietà euro-atlantica, ma è in discussione l’ottusità e la chiusura del pensiero. Questo dev’essere messo in discussione, dobbiamo riaprire il varco per le ragioni della pace. Dobbiamo anche dire a quelli che ricevono le nostre armi per difendersi che nessuno poi può dire ‘decido io quello che si fa’. Mi riferisco ovviamente al governo ucraino”.
“Il presidente ucraino – dice De Luca – merita la nostra ammirazione per la resistenza che hanno messo in campo, tuttavia non può dire ‘non si dialoga con nessuno’. Chi non vuole dialogare con nessuno dovrà assumersi la responsabilità di risolvere i suoi problemi nazionali da solo. Chi sta resistendo con le armi, con i soldi, con il prezzo economico ed energetico pagato dai Paesi occidentali, non può dire ‘decido io’, decidiamo insieme se e quando promuovere un’iniziativa di dialogo e di pace”.
“Il primo obiettivo – sostiene De Luca – è quello di arrivare ad un cessate il fuoco in Ucraina di almeno un mese in modo da poter riaprire il varco per le ragioni della pace. Potrebbe risultare inutile ma almeno bisogna provarci. Quando vi sono le armi nucleari scompaiono i torti e le ragioni, i colpevoli e gli innocenti, rimangono soltanto i morti. Questo concetto deve essere assolutamente chiaro”.
“Non possiamo andare avanti per forza di inerzia e senza parlare chiaro. Se l’obiettivo è la vittoria militare dell’Ucraina bisogna dirlo, parlando anche delle conseguenze.