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Al Ruggi nessun “furbetto del cartellino”: assolti gli 83 indagati dopo 7 anni dal blitz

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Il fatto non sussiste: con questa motivazione il giudice Lucia Casale ha assolto tutti gli imputati coinvolti nell’inchiesta sui presunti “furbetti del cartellino” presso l’azienda ospedaliera universitaria Ruggi d’Aragona di Salerno.

Le indagini erano scattate – come riporta oggi il quotidiano “Le Cronache” consuktabile online – a seguito di una denuncia sporta dall’allora rappresentante della Ugl, il sindacalista Giuseppe Cicalese. Si tratta di una sentenza importante in quanto traccia un primo orientamento. Ben 83 le persone coinvolte nella vicenda, con l’ipotesi d’accusa di concorso di persona, reato continuato e truffa.

Gli episodi contestati risalivano a un arco temporale che va dalla metà di dicembre 2015 agli inizi di marzo 2016, e per qualcuno la documentazione della Procura parla di periodi di assenza durati anche 34 giorni lavorativi di seguito, durante i quali il dipendente risultava però presente grazie alla timbratura effettuata da un collega. L’inchiesta vedeva coinvolte altre sei persone, licenziate dall’azienda Ruggi.

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