A proposito di errori appunto, possiamo parlare di alcuni anche dal punto di vista arbitrale?
“Sì, credo che la gestione del match sia stata errata da parte dell’arbitro: un metro di giudizio impari con alcuni falli non fischiati e altri sì, il rigore dato e poi tolto dal VAR, episodi che possiamo definire dubbi. Non vogliamo usare l’arbitraggio come alibi, ma senza dubbio non siamo stati aiutati dalla gestione della partita. L’episodio del rigore in particolare è arrivato in un momento chiave del match, nel quale eravamo completamente in controllo del gioco: senza dubbio avere la possibilità di calciarlo o meno ha cambiato la partita”.
Le sensazioni a livello personale?
“Credo che ieri sia stata la mia prima vera occasione di mettermi in gioco con questa maglia e di dare il mio contributo alla squadra. Sono felice che il mister mi abbia dato l’opportunità di buttarmi nella mischia all’inizio della ripresa: ho cercato di aiutare i miei compagni con la mia fisicità. Non sono ancora nella mia condizione fisica migliore, ma sto lavorando per migliorarmi e per dare del mio meglio ogni volta che vengo chiamato in causa”.
Si riparte da questo secondo tempo, dall’intensità e dal carattere che ha mostrato il Verona in campo?
“Sì, ma penso che abbiamo disputato un buon match anche nei primi 45′, dove ci è mancata solo un po’ di efficacia. Nel secondo tempo sapevamo che avremmo potuto ribaltare la partita, abbiamo pareggiato quasi subito per poi andare a cercare l’assalto nel finale. Ci saremmo potuti accontentare di un punto solo, ma abbiamo provato fino alla fine a vincerla: purtroppo non ci siamo riusciti, ma lottare fino all’ultimo minuto fa parte del nostro DNA ed è ciò che continueremo a fare”.
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