La Procura di Napoli ha escluso l’esistenza di ogni reato nella condotta degli indagati, affermando come i rallentamenti nella gestione del ciclo integrato dei rifiuti fossero da ricondurre esclusivamente alle lungaggini amministrative e al complesso iter burocratico per la creazione di impianti di compostaggio.
«L’archiviazione del gip su conforme, articolata richiesta dei pubblici ministeri – commenta Andrea Castaldo, difensore di fiducia di De Luca e Bonavitacola – chiude definitivamente una vicenda trascinatasi per anni e dove sotto accusa risultava l’intero sistema di gestione dei rifiuti in Campania. Un’inchiesta racchiusa in ben tredici faldoni di atti d’indagine, per decine di migliaia di pagine, con inevitabili e ingentissimi costi in termini di tempi ed energie. L’archiviazione – conclude – testimonia e comprova, da un lato, l’impegno profuso in questi anni dalle Istituzioni regionali e, dall’altro, l’amara verità che sul banco degli imputati doveva figurare l’asfissiante macchina burocratica, che rappresenta il vero freno ad ogni iniziativa che voglia incidere sullo sviluppo socio-economico del Paese».