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Ravello: ricorso al presidente della Repubblica per il caso del cimitero di Atrani

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Il cimitero di Atrani, ospitato sul territorio comunale di Ravello, deve continuare ad accogliere le spoglie di tutti i ravellesi residenti in località Castiglione, così come avviene da oltre mezzo secolo.
Irricevibile, quindi, la volontà del consiglio comunale di Atrani, di limitare questo diritto solo agli abitanti di alcune strade della frazione, rivendicando l’esiguità dei loculi e di spazi per l’inumazione.
Questa la motivazione all’origine della decisione della giunta comunale di Ravello di autorizzare il sindaco, Paolo Vuilleumier, a presentare ricorso straordinario al presidente della Repubblica, contro la decisione del consiglio comunale di Atrani, dell’8 giugno scorso, di modificare il proprio regolamento di polizia mortuaria.
“L’atavico diritto al seppellimento nel cimitero di Atrani per tutti i residenti della frazione Castiglione, non può essere cancellato da un giorno all’altro – spiega il sindaco Vuilleumier – Si tratta di una limitazione che è lesiva nei confronti di una piccola ma unita comunità che da sempre riconosce nel cimitero di Atrani un luogo di raccoglimento, dove pregare e portare un fiore sulla tomba dei propri defunti.
Abbiamo tentato, ad oggi senza successo, di trovare un’intesa finalizzata ad individuare e perseguire soluzioni condivise per fare fronte alla esiguità di loculi, accogliendo tutte le richieste del comune di Atrani, assicurando anche la compartecipazione alle spese.
Riteniamo che sussistano le ragioni per mantenere il diritto al seppellimento, nel cimitero di Atrani, di tutti i cittadini residenti nel territorio della frazione Castiglione. Un simbolo per tantissimi ravellesi, che lì custodiscono il ricordo degli affetti più cari. Chiederemo quindi l’intervento del Capo dello Stato per l’annullamento della deliberazione del consiglio comunale di Atrani, e siamo certi che le nostre ragioni saranno accolte”.
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